Tassa sui gradini: ufficiale, da fine Ottobre pagherai anche questo I Imposta obbligatoria, per scendere e salire da casa tua: altrimenti sei ‘ingabbiato’, in strada non ci vai

gradini - pexels- dentrolanotiziabreak

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Tassa sui gradini: è ufficiale, da fine Ottobre pagherai anche questo. Sembra assurdo, ma non lo è. Arriva, ed è vincolante, un nuovo obbligo di pagamento. L’imposta obbligatoria: per scendere e salire da casa tua dovrai pagare, e nemmeno poco.

Altrimenti sei ‘ingabbiato‘, in strada non ci vai. Sì, esatto: se i tuoi gradini ci permettono di poterti muovere, spostare e andare in strada, allora devi sganciare.

Un momento, una domanda è logica: quali gradini esistono, al mondo, che ‘non’ fanno questo? Non è forse questa la funzione di gradini, scale e scalinate?

Certo: e forse, proprio per questo, riconoscendone la utilità in tal senso – anzi, la pubblica utilità – si sono inventati anche questo. Esatto: paga, sgancia, altrimenti non hai diritto a farlo.

La Tassa sui gradini è una vera mazzata che sfiora, o forse va addirittura oltre, il senso del surreale. Come se ti obbligassero a pagare un qualcosa di scontato, ovvio.

Tassa sui gradini, come funziona

La chiamano “tassa sui gradini”, in quanto il solo nome basta. Eppure, è tutto vero: se la tua abitazione presenta gradini, scalinate o rampe che si estendono anche solo in minima parte sul suolo pubblico, potresti essere tenuto a pagare una tassa comunale. Una notizia che ha spiazzato molti cittadini, specialmente coloro che abitano in palazzi d’epoca o case costruite anni fa, quando le regole sull’occupazione del suolo erano più flessibili o poco applicate.

Il principio alla base di questa imposta è semplice: qualsiasi occupazione del suolo pubblico, anche parziale e permanente, deve essere autorizzata e comporta il pagamento di un contributo. Rientrano quindi anche quei gradini o pianerottoli che, pur appartenendo a una proprietà privata, invadono fisicamente il marciapiede o una parte della strada. In molti casi, si tratta di pochi centimetri, ma tanto basta perché i Comuni, soprattutto nelle grandi città, possano considerarla una vera e propria occupazione di suolo pubblico (OSP).

gradini scendere - pexels - dentrolanotiziabreak
gradini scendere – pexels – dentrolanotiziabreak

Importi enormi, da non crederci, ma è vero

Gli importi variano a seconda del regolamento comunale, ma in linea generale possono oscillare da poche decine fino a diverse centinaia di euro l’anno, a seconda della superficie e della zona in cui si trova l’immobile. Alcune amministrazioni hanno iniziato a controllare in modo più rigoroso, anche grazie ai rilievi digitali e ai sopralluoghi degli uffici tecnici, per verificare se le occupazioni non dichiarate possano rientrare tra quelle soggette a tassazione.

Molti cittadini si dicono sorpresi o indignati, soprattutto perché in molti casi si tratta di situazioni preesistenti, dove i gradini sono parte integrante della struttura da decenni. Tuttavia, la legge parla chiaro: l’uso di uno spazio pubblico per fini privati, anche senza scopo di lucro, è soggetto a tributo.