“Siamo noi gli EXTRATERRESTRI”: clamoroso, trovato DNA umano nello spazio I Svelata la nostra ‘vera’ origine I “L’uomo non è nato sulla terra”

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“Siamo noi gli E.T., gli extraterrestri”: la clamorosa ammissione sarebbe il frutto della nuova scoperta straordinaria. Quale? Sarebbe stato trovato DNA umano nello spazio. Svelata la nostra ‘vera’ origine.
“L’uomo non è nato sulla terra“: forse in questi termini ci si potrebbe esprimere, sintetizzando e semplificando il tutto, alla luce di quel che ci stanno raccontando.
Sì, “siamo noi gli extraterrestri”, appunto: una notizia che ha dell’incredibile e sta scuotendo il mondo della scienza e dell’astrobiologia.
Delle tracce di DNA umano sarebbero state rinvenute in un meteorite risalente a circa 2 miliardi di anni fa. Se le analisi fossero confermate, cosa significherebbe?
Che saremmo di fronte a una scoperta che metterebbe in discussione tutto ciò che crediamo di sapere sull’origine della vita e, soprattutto, sull’origine dell’uomo.
La scoperta che cambia tutto sulla nostra origine
Il frammento di meteorite, rinvenuto in una regione desertica e successivamente analizzato da un team internazionale di ricercatori, avrebbe rivelato la presenza di catene di DNA compatibili con quello umano. Secondo i primi test, le strutture genetiche individuate presentano sequenze identiche a porzioni del nostro genoma, un fatto considerato “statisticamente impossibile” se frutto del caso.
Le analisi preliminari escluderebbero la contaminazione terrestre. Ciò significa che quel materiale genetico non sarebbe finito sul meteorite dopo la sua caduta, ma sarebbe parte integrante della sua composizione originaria, formatasi miliardi di anni fa nello spazio profondo.
L’ipotesi clamorosa: la vita non nasce sulla Terra
Se tutto questo venisse confermato, si aprirebbe la strada a una teoria affascinante: la vita sulla Terra potrebbe avere origini extraterrestri. Questa ipotesi, chiamata panspermia, sostiene che microrganismi o molecole biologiche abbiano viaggiato attraverso lo spazio su meteoriti o comete, seminando i “semi della vita” su pianeti abitabili come il nostro.
La differenza, stavolta, sarebbe che non si tratterebbe solo di forme di vita primitive, ma di materiale genetico già evoluto, simile a quello umano. Una prospettiva che ribalterebbe ogni concezione tradizionale sull’evoluzione. Gli esperti si dividono: c’è chi parla di una possibile rivoluzione scientifica e chi invita alla prudenza, ricordando che in passato presunte “tracce biologiche spaziali” si sono poi rivelate contaminazioni. Tuttavia, il livello di corrispondenza genetica riscontrato in questo caso non ha precedenti. Molti ricercatori sottolineano che, se il DNA individuato fosse davvero di origine non terrestre, significherebbe che l’uomo non è nato sulla Terra, ma altrove, e qui è solo approdato o si è evoluto da forme arrivate dallo spazio.
Una nuova frontiera