E’ stataun’estate terribile, in tutt’Italia, per le donne:ripetuti casi di femminicidio(anche a Incisa Scapaccino),abusi, stupri di grupposi sono susseguiti con impressionante brutalità dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, che quella della violenza di genere è un’emergenza sociale di cui tutti, dalle istituzioni ai servizi, dalle famiglie alla scuola fino ai singoli cittadini, devono farsi carico.Il progetto SOS donnaprosegue nelle azioni di sensibilizzazione sul territorio con lamostra itinerante “Non crederci! Se ti tratta male e poi ti dice: non lo farò più…”:dieci finora le tappe che hanno toccato altrettanti comuni, mentrequesta settimana l’esposizione si potrà vedere a Ferrere e Celle Enomondo (ingresso libero).A Ferrere “Non crederci!” è aperta da oggi alla Chiesa dei Battuti e lo resterà fino a giovedì 31 agosto nel seguente orario: 9-12/15-18. Apertura ufficiale domani, alle 21.30, in coincidenza con il passaggio dei camminatori di “Tra boschi e stelle”. Presentazione a cura del sindaco Silvio Tealdi e Laura Nosenzo, ideatrice della mostra con Giorgia Sanlorenzo.Gli appuntamenti di settembre (sei i comuni che accoglieranno la mostra) saranno aperti,sabato 2 e domenica 3 settembre, a Celle Enomondodove “Non crederci!” sarà allestitanel Salone Polifunzionale Opera Pia(orario 17.30-20). Domenica, alle 17.30, “Riflessioni ad alta voce sulla violenza alle donne” con presentazione del libro “SOS donna. Percorsi attivi contro la violenza di genere”.ParteciperàLaura Nosenzo, coautrice del volume con Pellegrino Delfino.L’incontro sarà aperto dal saluto istituzionale delsindaco Andrea Bovero. Ingresso libero.Gli altri luoghi toccati in settembre dalla mostra sarannoScurzolengo, Valfenera, Asti (Polo Universitario Rita Levi Montalcini), Refrancore e Baldichieri.Sul sitohttp://www.sos-donna.itè possibile leggere il calendario completo di “Non crederci!”, programmata fino a dicembre in ventisette luoghi. I visitatori sono invitati a lasciare le proprieimpressioni sulle lenzuola usate dell’ospedale Cardinal Massaia:particolarmente toccanti le testimonianze lasciate dalle donne che hanno subito violenza.Il Progetto SOS donna, curato dall’Associazione Mani Colorate(i cui volontari, con il presidente Piero Baldovino, si fanno carico dell’organizzazione della mostra) è sostenuto quest’anno da Consiglio regionale (Consulta delle Elette e Consulta Femminile), Asti AT, Cisa, Cogesa, Anci Piemonte, Soroptimist Club di Asti, Fondazione CRAT, Banca di Asti. Collabora il Centro antiviolenza L’Orecchio di Venere (Asti).
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