Partita IVA, basta pagare i contributi: questa nuova modalità ti libera dall’INPS per sempre | Ti tieni i soldi in tasca

P.IVa, chi è esonerato dai contributi previdenziali - dentrolanotiziabreak.it (Foto depositphotos)
L’obbligo di versare i contributi in seguito all’apertura della partita IVA non esiste più: ecco come fare per evitare questa incombenza.
La partita IVA è un codice di 11 cifre che identifica chi svolge un’attività di impresa o di lavoro autonomo: sono obbligati all’apertura della P.IVA chi intraprende un’attività commerciale o agricola, oppure un’attività artistica o professionale in modo abituale.
Oltre ad una serie di obblighi previsti, tutti coloro che aprono la partita IVA sono tenuti al versamento dei contributi previdenziali all’INPS, ma ci sono condizioni che permettono di essere esonerati da questo vincolo.
Questi versamenti sono fondamentali per garantire al lavoratore autonomo l’accesso a prestazioni pensionistiche e altre tutele previdenziali ma, come spesso accade, sono previste delle eccezioni che non rendono tale pratica indispensabile.
Vediamo nel dettaglio quali sono le partita IVA che non sono obbligate al versamento dei contributi all’INPS: così si tengono i soldi in tasca e si utilizzano per ciò che si ritiene più opportuno.
Contributi previdenziali INPS: a cosa servono
I contributi previdenziali all’INPS sono versamenti obbligatori effettuati dai lavoratori e dai datori di lavoro per finanziare il sistema di previdenza sociale, che include le pensioni, l’assistenza sanitaria e altre prestazioni. Questi contributi sono fondamentali per garantire la copertura dei rischi sociali, come malattia, maternità, disoccupazione e vecchiaia.
Per i lavoratori dipendenti essi sono calcolati in percentuale sulla retribuzione e suddivisi tra datore di lavoro (circa il 33%) e lavoratore (quota variabile), mentre per i lavoratori autonomi possono essere fissi (ad esempio, per artigiani e commercianti) o proporzionali al reddito, con aliquote che variano in base all’attività e alla gestione previdenziale di appartenenza.

Partita IVA, chi è esonerato dal versamento dei contributi all’INPS
La legge, tuttavia, prevede delle situazioni che consentono ai lavoratori di essere esonerati dal versamento dei contributi previdenziali all’INPS. Fanno parte di questa categoria tutti i lavoratori autonomi che non sono iscritti a un albo professionale: essi devono obbligatoriamente iscriversi alla Gestione Separata dell’INPS e, qualora non dovessero produrre reddito, non sono tenuti al pagamento di alcun contributo. Sono esonerati anche coloro che hanno lavorato all’estero e hanno versato i contributi previdenziali in un altro Stato membro dell’UE o in un paese con cui l’Italia ha stipulato accordi bilaterali, e coloro che svolgono attività di lavoro autonomo e risultano impiegati full time presso un datore di lavoro.
Per essere esonerati dal versamento dei contributi previdenziali all’INPS è necessario presentare un’apposita istanza di esonero e rispettare i requisiti richiesti: non bisogna essere iscritti a una cassa previdenziale obbligatoria e l’attività professionale deve essere svolta in forma non esclusiva, ovvero non deve costituire la principale fonte di reddito del lavoratore.