Valentina VenetoASTI – Questa mattinaPaolo Crivelli, candidato a sindaco della coalizione Astinsieme, ha presentato il suoprogramma elettoralenella sala consiliare della Provincia.“In questo cammino ci sono dei giovani – ha affermatoCrivelli–che ci aiutano e con cui facciamo l’approfondimento del nostro programma, frutto di un intenso dialogo con la cittadinanza”. Il candidato ha voluto che fossero proprio i giovani, appartenenti alle liste che lo sostengono, a raccontare insieme a lui i punti principali del programma.Il primo giovane a prendere parola è statoNiccolò Lanfranco (lista Paolo Crivelli Sindaco), attivista di Fridays for Future e studente di ingegneria ambientale: “Asti è una città che deve poter esprimere al meglio le sue potenzialità. È necessaria una visione a lungo termine così da essere pronti quando si presenteranno delle grandi sfide davanti a noi, le soluzioni a questi problemi devono essere pensate già oggi’’.SuccessivamenteDaniela Bucci (Europa Verde)ha sottolineato l’importanza della mobilità sostenibile, punto del programma nato dal confronto con le associazioni ambientali del territorio: “L’amministrazione Crivelli vuole rafforzare il trasporto pubblico locale, riattivare le linee ferroviarie inutilizzate, dedicarsi allo sviluppo delle zone pedonali, della ZTL e ZTM, per valorizzare il centro storico e le attività locali. Ci teniamo alla revisione del progetto delle piste ciclabili e, soprattutto, all’abbattimento delle barriere architettoniche”.Davide Bego (M5S),studente di economia aziendale, ha parlato delle comunità energetiche rinnovabili e delle politiche giovanili annunciando cheil 28 maggio arriverà ad asti la Ministra delle Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, “con cui spiegheremo i nostri progetti nel dettaglio”.Lorenza Gerbo (PD), studentessa di Scienze Politiche e Sociali, ha seguito focalizzandosi sul tema del turismo e sul settore alberghiero. “È fondamentale avvicinare i giovani alla vita politica della nostra città, così da renderla migliore– ha detto la19enne Gerbo-.Il patrimonio culturale e artistico della città deve essere valorizzato. Ad Asti mancano un grande hotel e delle sale polifunzionali, bisogna rendere accogliente il centro storico, smetterla di pensare a nuovi centri commerciali e cominciare a investire nel Mercato Coperto. Ulteriori punti che ci teniamo a fare emergere riguardano la riorganizzazione del settore ambulante, creando nuovi spazi, e l’alleggerimento degli oneri burocratici per i commercianti, perché è fondamentale che vedano nel Comune un alleato”.L’ultima voce giovanile è stata quella diVittoria Briccarello (Uniti si può), attivista e laureata in Beni Culturali, che ha portato il suo contributo rispetto agli argomenti di cui ha più competenza: “Deve essere rivisto il sistema museale della città, prevedendo l’inserimento di figure professionali quali le guide turistiche. Basta valorizzare esclusivamente le mostre ‘a pacchetto’, è arrivato il momento che il Comune riprenda in mano le redini del settore”.Briccarelloè poi passata dalla cultura ai diritti:“Parliamo di Cohousing, uno spazio dove possono vivere temporaneamente più persone perché prive di abitazione, un luogo di passaggio in cui inserire figure professionali quali educatori e psicologi. Asti non ha mai aderito alla rete Ready, la rete nazionale che si occupa della prevenzione da episodi di violenza omobitransfobica, tale adesione permetterebbe alle persone di essere tutelate a scuola e sul luogo di lavoro”.Dopo i loro interventi, hanno preso parola i candidati che Paolo Crivelli ha definito ironicamente ‘diversamente giovani’:Cesare Quaglia (Ambiente Asti)che ha parlato di territorio agricolo e rurale,Giovanni Miglietta (PD)che ha parlato di lavoro e della volontà di creare le ‘cittadelle del gusto, della conoscenza e dell’energia’ eAngela Quaglia (cambiAMO Asti)che ha fatto emergere le necessità di “riportare Asti agli splendori che la caratterizzavano, dalle Antiche Mura all’Arazzeria Scassa, e creare aree industriali con condizioni favorevoli’”.Dopo una breve pausa, accompagnata dalle note della canzone “La storia” di Francesco De Gregori, Paolo Crivelli ha salutato e invitato la cittadinanza a fare conoscere la propria voce per realizzare il cambiamento insieme a lui.
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