NurSind Piemonte ha incontrato l’assessorato alla Sanità

I rappresentanti del sindacato hanno presentato una proposta per stabilire i criteri di ripartizione del fondo destinato alla premialità del personale del comparto sanità

TORINO – Ieri mattina, dopo la manifestazione in piazza Castello di mercoledì scorso, i rappresentanti del Sindacato delle Professioni Infermieristiche hanno incontrato l’assessore alla Sanità Icardi e il direttore regionale dott. Aimar, ai quali hanno presentato una proposta per la ripartizione dei 41 milioni di euro da destinare agli operatori del comparto sanità della nostra regione.

“Un tavolo separato dagli altri sindacati – si legge nella nota stampa del NurSind Piemonte – che hanno chiesto alla regione di escluderci dai loro incontri in quanto non firmatari del contratto. Riteniamo di aver portato le istanze della prima linea, l’unica prima linea che ha permesso al Piemonte di gestire ed uscire da questa emergenza”.

“Abbiamo chiesto come pregiudiziale di premiare in maniera prevalente chi si é occupato dell’assistenza diretta, della presa in carico del paziente e della continuità assistenziale erogando il 90,24% del fondo, 37 milioni dei 41 previsti, ai 23.007 infermieri e 6.009 oss per un totale di 29.016 unità, il 63% del personale del comparto. Un’indennità legata alla presenza, con una percentuale di differenziazione tra i servizi più a rischio e quelli meno, senza escludere chi si é ammalato per via del covid”.

“Per il restante personale sanitario e tecnico, 9.073 unità, destinare 8,5% del fondo, 3,5 milioni, premiando maggiormente chi ha effettuato prestazioni dirette sui pazienti. Infine, per 6.462 unità di personale amministrativo destinare l’1,2% del fondo, 500 mila euro con una media pro capite di circa 70 euro,  premiando maggiormente chi ha lavorato nei reparti e servizi a contatto diretto con i pazienti e/o con l’utenza”.

“Questa è il perimetro della proposta che abbiamo avanzato e che chiediamo di accogliere per riconoscere una giusta premialità a chi ha vissuto maggiormente rischio e disagio e chi del paziente se ne è occupato direttamente, integralmente e continuamente. Inoltre, abbiamo chiesto per i prossimi anni risorse aggiuntive regionali per il personale, di intervenire sulla questione della cumulabilità delle indennità e ricordato che molte aziende non hanno ancora approvato un piano di ferie estive”, ha concluso il NurSind Piemonte.

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