Nuova apparecchiatura mammografica al Cardinal Massaia

Con il “Selenia Dimension 3000 3D” si ottiene una definizione delle immagini molto più elevata nonché una riduzione di erogazione di radiazioni

ASTI –Il Direttore Generale dell’Asl AT, Mario Alparone, ha presentato pochi giorni fa la nuova apparecchiatura mammografica in dotazione presso l’Ospedale Massaia. Oltre a essere dotato di tecnologia digitale, il mammografo “Selenia Dimension 3000 3D”, acquisito anche e soprattutto grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, è arricchito dalla caratteristica di tomosintesi che consente la visualizzazione tridimensionale multistrato dei tessuti mammari.

Durante la conferenza, oltre al direttore Alparone, hanno preso la parola Daniela Rivetti, (Direttore del Dipartimento prevenzione dell’Asl), Maggiorino Barbero (Direttore del Reparto di Ostetricia e Ginecologia), Federico Cesarani (Direttore Reparto di Radiodiagnostica), Mario Sacco (Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti), Angela Motta (Vice Presidente del Consiglio Regionale) e Mariangela Cotto (Assessore Servizi sociali, Volontariato e Sanità).

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Da Sinistra Maggiorino Barbero, Mario Alparone, Mario Sacco e Federico Cesarani

 

Il dottor Alparone ha dichiarato che l’Asl AT si è sempre distinta per la scrupolosa azione di screening mammografico. Nell’ambito di “Prevenzione Serena”, nell’arco di 25 anni sono stati eseguiti 2.450.000 screening su 3.870.000 inviti. «Nel 2017, nella sola Asl AT – ha sottolineato il Direttore Generale – quasi il 70% delle circa 17mila donne invitate ha eseguito il test utile a identificare le situazioni a rischio in maniera precoce. Sappiamo quanto sia rilevante agire con tempestività in questo campo. Ringrazio gli operatori della Radiologia e del Dipartimento di Prevenzione e i loro Direttori che hanno agito in condizioni di emergenza fino all’arrivo del nuovo mammografo, per garantire gli obiettivi di copertura regionale. Infine, ringrazio la struttura amministrativa dell’ASL che ha agito con tempestività e incisività per acquisire il nuovo mammografo in tempi record, grazie anche al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Asti».

Il nuovo macchinario è stato presentato nel dettaglio dal dott. Cesarani: «La macchina di cui disponiamo è di ultima generazione, digitale diretta, progettata appena un anno fa. Allo stato attuale è difficile trovare macchine così performanti sul mercato. Attraverso la tomosintesi possiamo avere un evidente miglioramento dell’acutezza diagnostica dell’esame fondamentale nello screening della mammella, tramite la significativa innovazione dei paradigmi dell’imaging, e la conseguente chiara indicazione della presenza di un tumore mammario anche di piccole dimensioni. È dunque un grande strumento diagnostico che a breve sarà a disposizione delle pazienti».

Nel suo intervento, Mario Sacco ha ribadito che la Fondazione ha scelto di sostenere e continuerà a supportare il settore del welfare e della sanità astigiana, perché è fondamentale dare attenzione all’Ospedale di grande eccellenza di Asti, da sostenere con l’adozione di attrezzature innovative e all’avanguardia tecnologica.

Anche la dott.ssa Rivetti si è soffermata sull’importanza della prevenzione: «Avere la possibilità di eseguire una mammografia e avere una diagnosi precoce consente di collocare l’intervento chirurgico in uno stadio della malattia ancora confinato, risolvibile appieno nella maggior parte dei casi». Un concetto sostenuto dal dott. Barbero: «In passato i tumori alla mammella erano molto meno frequenti, ma si moriva di più. Al giorno d’oggi guarisce circa il 95% delle donne colpite dal tumore al seno. Un risultato che si ottiene con la diagnosi precoce, la prevenzione e i controlli».

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