ASTI – “Vogliamo esprimere il nostro supporto e il nostro sostegno alla studentessa astigiana vittima di molestie durante una gita a Berlino”. CosìNudm Asti e Asti Pridein un comunicato congiunto a seguito della notizia, portata alla luce dal quotidiano La Stampa, di una 18enne molestata nel mese di febbraio da uno sconosciuto fuori da un ostello.“In tante, troppe, forse tutte– si legge nella nota –abbiamo subito simili violenze: palpeggiamenti, catcalling, violenza verbale e, come se non bastasse, una minimizzazione o peggio una colpevolizzazione. Nessuna violenza deve essere normalizzata né socialmente accettata”.E aggiungono: “Nuovamente assistiamo a quella che si chiama ‘vittimizzazione secondaria’: la vittima, e non il responsabile, viene analizzata sotto la lente di ingrandimento per come era vestita, per come si sarebbe dovuta comportare, per come avrebbe dovuto reagire”.Nudm Asti e Asti Pride chiedono che siano le istituzioni, e quindi la scuola in primis, a farsi carico dell’educazione sessuo-affettiva dei ragazzi e delle ragazze e dello stesso personale scolastico, “perché è inconcepibile che si dica a una vittima di tacere sulle molestie ricevute, né si può minimizzare l’evento traumatico. Il silenzio non è più un’opzione. La denuncia, giuridica e sociale, è una necessità. Il patriarcato non è l’uomo che molesta ma un sistema che, invece di proteggere e tutelare la vittima, la colpevolizza e così facendo legittima e protegge quel molestatore”.
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