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“Non è vero ma ci credo”, al Teatro Alfieri di Asti un classico con Enzo Decaro – Dentro la notizia

ASTI – Martedì 15 marzo alle 21nuovo appuntamento con la stagione in abbonamento delTeatro Alfieri:per la sezione Prosaarriva l’attesissimo “Non è vero ma ci credo”, spettacolo di Peppino De Filippo con protagonista Enzo Decaro.Con lui in scena Giuseppe Brunetti, Francesca Ciardiello, Lucianna De Falco, Carlo Di Maio, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo e Fabiana Russo.Regia di Leo Muscato, scene Luigi Ferrigno, costumi Chicca Ruocco, disegno luci Pietro Sperduti, produzione I Due della Città del Sole in collaborazione con il festival teatrale di Borgio Verezzi.Una tragedia tutta da ridere,popolata da caratteri dai nomi improbabili, versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte. Il protagonista è l’avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, che vive nell’incubo di essere vittima di iettatura, vede segni funesti ovunque e il suo atteggiamento mette in difficoltà le persone che gli stanno intorno. Ad un certo punto il commendatore licenzia il suo dipendente Malvurio perché pensa che gli porti sfortuna e assume un simpatico giovane molto preparato ma, soprattutto, gobbo, convinto che questa caratteristica rappresenti il massimo della fortuna. Invece, proprio da quel momento si presentano una serie di circostanze paradossali che vedono al centro della scena la credulità di Savastano.Spiega ilregista Leo Muscato: “Il protagonista di questa storia assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière. Chi gli sta accanto non sa più come approcciarlo: la moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi, non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive.Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni 30. Luigi De Filippo aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona”.Ultimi biglietti disponibili (22 euro platea, barcacce, palchi; 17 euro loggione) sia online suwww.bigliettoveloce.itewww.allive.itche alla cassa del Teatro Alfieri, aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17. Ingresso con Green Pass Rafforzato e mascherina FFP2 come da normative vigenti. Per informazioni e prenotazioni: 0141.399057-399040www.teatroalfieriasti.it

Redazione

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