Monopattini elettrici: libertà su due ruote o bomba a orologeria urbana

Monopattino in strada (Canva) dentrolanotiziabreak.it
Crescono gli incidenti con monopattini elettrici: l’uso scorretto di questi mezzi sta diventando un rischio serio.
Sembrano innocui, persino comodi e green. Eppure, i monopattini elettrici nascondono più insidie di quanto si pensi se non si utilizzano in modo corretto.
Le cronache recenti segnalano un’impennata di incidenti legati a comportamenti imprudenti, specie tra i più giovani.
L’ultimo caso arriva dalla città, dove tre ragazzi hanno ignorato ogni regola di sicurezza, rischiando gravi conseguenze. Un pericolo per chi guida, per i passeggeri e per chi si trova nelle vicinanze.
Ma cosa rende questi veicoli così pericolosi? E come si può affrontare un fenomeno che sfugge ancora a controlli efficaci?
Quando il monopattino diventa un’arma: i rischi dell’uso improprio
I monopattini elettrici, introdotti per alleggerire il traffico e promuovere la mobilità sostenibile, stanno rapidamente diventando protagonisti di cronaca. Il motivo? Un utilizzo sempre più disinvolto, spesso in contrasto con le norme del Codice della Strada. Il problema principale non è il mezzo in sé, ma la percezione che si ha di esso: molti utenti lo considerano poco più di un giocattolo, ignorando regole fondamentali come l’uso del casco, il rispetto dei semafori o il divieto di trasportare passeggeri. I dati parlano chiaro: secondo uno studio dell’ACI pubblicato nel 2024, gli incidenti che coinvolgono monopattini elettrici sono aumentati del 32% rispetto all’anno precedente.
A incidere sono soprattutto la velocità e la leggerezza del veicolo, che rende difficile proteggere chi lo guida in caso di impatto. Inoltre, la mancanza di una formazione obbligatoria e il controllo limitato da parte delle forze dell’ordine facilitano comportamenti rischiosi. Eppure, esistono regole precise. Dal 2022, ad esempio, è obbligatorio il casco per i minorenni e l’uso delle luci in orario notturno. Ma in molte città, la realtà dei fatti è ben diversa: si vedono quotidianamente monopattini in contromano, sui marciapiedi, con due o più persone a bordo. Una “giungla urbana” che rende vulnerabili sia i guidatori che i pedoni.

Torino: 3 giovani su un monopattino, una lunga lista di infrazioni
A conferma della pericolosità di certi comportamenti arriva il caso avvenuto a Torino, nel quartiere Cenisia, giovedì 1° agosto alle 20:30. Una scena che ha dell’incredibile: un monopattino elettrico lanciato a tutta velocità con tre persone a bordo, un ragazzo ventenne alla guida e due ragazze minorenni come passeggeri, attraversa un incrocio con il semaforo rosso. Nessuno indossa il casco. La pattuglia della polizia municipale assiste alla scena e interviene immediatamente. Le infrazioni rilevate sono numerose: trasporto illecito di passeggeri, mancato uso del casco e passaggio col rosso.
Ma non è tutto. Il mezzo stesso non era conforme alla normativa vigente: la potenza del motore superava i limiti consentiti, rendendolo di fatto non omologato per la circolazione su strada. Il risultato? Il veicolo è stato sequestrato con finalità di confisca. L’unico a essere multato è stato il conducente, mentre le due ragazze non hanno ricevuto sanzioni, in quanto considerate passeggeri “non previsti” dal codice. Questo episodio non è isolato. È solo uno dei tanti che dimostrano quanto facilmente si possa oltrepassare il limite tra spostamento ecologico e incoscienza. L’assenza di protezioni, la leggerezza delle sanzioni per i passeggeri e la mancanza di consapevolezza tra i giovani alimentano una situazione potenzialmente esplosiva.