ASTI – Il nuovo presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero, ha incontrato nella mattinata di ieri i dipendenti dell’ente provinciale per un saluto e illustrare le linee guide che distingueranno l’azione di governo della sua amministrazione.Rasero, eletto presidente a seguito delle votazioni di domenica 11 settembre, è affiancato da una squadra composta da 10 consiglieri, anch’essi eletti nella tornata elettorale di domenica scorsa(Vedi:Elezioni provinciali 2022: i risultati)Il neo presidente ha espresso la volontà di riportare l’ente nella posizione che gli spetta, ossia quella di un’istituzione forte e capace di offrire adeguato sostegno allo sviluppo dei 118 Comuni dell’Astigiano.Obiettivi ambiziosi che si scontrano con diverse criticità dettate dall’attuale impianto istituzionale e normativo.Le province, infatti, nonostante abbiano competenze in settori nevralgici del territorio (basti pensare all’edilizia scolastica, l’ambiente, la viabilità su diverse tratte e, come detto, nel supporto tecnico amministrativo ai Comuni) sono state progressivamente svuotate di poteri e personale nel corso dell’ultimo decennio. Questo a causa di leggi fortemente discutibili come la n. 56/2014, detta Legge Delrio, concepita per il riordino delle funzioni amministrative ma che nel concreto (a causa della provvisoria applicazione) si è rivelata una tagliola per gli enti di area vasta.Il caso della Provincia di Asti è emblematico: il personale, nel corso degli anni, è stato ridotto da 350 a 120 dipendenti, a competenze invariate.Rasero ha affrontato, inoltre, la problematica della disparità di trattamento economico tra i dipendenti provinciali e quelli regionali, unvulnusche non trova giustificazioni nella logica e contribuisce al progressivo trasferimento di professionalità dall’ente provinciale verso quello di grado superiore, con le ovvie conseguenze del caso.Il presidente ha quindi ricordato che è in cantiere una proposta di legge, con il coinvolgimento di tutti i Comuni della Provincia di Asti, dove sarà richiesto che le province assurgano a ente di primo grado, così da garantire agli organismi maggiore autonomia e poteri.Il Presidente ha chiarito infine che il suo mandato (della durata di quattro anni) sarà improntato sulla trasparenza con i propri collaboratori e il perimetro d’azione resterà sempre quello della legalità.Niente pressioni o forzature sugli uffici: la volontà, più volte rimarcata, è quello che s’instauri un rapporto schietto con il personale per favorire le attività dell’ente nell’alveo della concreta fattibilità dei progetti proposti.Rasero vuole quindi essere un presidente-presente, garantendo la sua presenza giornaliera nell’ufficio di presidenza della Provincia.
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