Mascherine, le nuove regole

Non più obbligatorie al lavoro, nei bar e nei negozi, ma vanno ancora indossate sui mezzi pubblici, a scuola e nei cinema

Sono cambiate dal 1° maggio le regole sull’utilizzo delle mascherine in pubblico. Siamo un po’ più liberi, ma il Paese prosegue sulla linea della prudenza. Il provvedimento di Speranza, infatti, proroga (almeno) fino al prossimo 15 giugno l’obbligo di indossarle in alcuni luoghi considerati a rischio, come sui mezzi pubblici, a scuola, nei cinema e nei teatri al chiuso, e agli eventi sportivi nei palazzetti. Ovviamente negli ospedali e nelle Rsa.

Confermato l’obbligo di mascherina al lavoro fino al 30 giugno prossimo, nei luoghi  dove i lavoratori dividono gli spazi – in un ufficio, in un negozio o in catena di montaggio – o vengono a contatto con il pubblico come al supermercato. La decisione è arrivata il 4 maggio dal ministero del Lavoro e dal ministero della Salute al termine di un tavolo in videoconferenza con Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e le associazioni del mondo datoriale.

 

È caduto invece l’obbligo di indossare le mascherine nei  bar e nei ristoranti, sia per i clienti sia per i lavoratori, in tutti i negozi (compresi i supermercati) e nella maggior parte dei posti di lavoro pubblici o privati, dove rimane comunque una raccomandazione a usarle in caso di affollamento.

Inoltre non è più richiesto il Green Pass, con la sola eccezione delle visite nelle strutture sanitarie.

L’obbligo di vaccinazione resterà in vigore fino al 15 giugno per insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine e in generale tutti i cittadini dai 50 anni in su. Il vaccino continuerà a essere obbligatorio fino al 31 dicembre soltanto per i medici, il personale sanitario e delle Rsa. Sempre fino a fine anno, le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass.

 

 

Caricamento...