Un progetto per realizzare mascherine in carcere

La casa di reclusione di Asti ha un laboratorio di sartoria

ASTI – Il Comune di Asti ha sostenuto il Terzo Settore nella stesura di un progetto in risposta al Bando denominato “Insieme andrà tutto bene”. Il progetto, denominato #Distantimaprossimi è tra i 123 finanziati su 521 che sono stati presentati. La rete dei soggetti del terzo settore che vi ha preso parte, molto attiva nel nostro territorio, in questo periodo sta sperimentando un lavorare insieme proficuo ed efficace. Il soggetto capofila è l’associazione Il Dono del Volo. Altri partner sono la Croce Rossa, la Diocesi di Asti attraverso la Caritas, la pastorale familiare, la pastorale giovanile e il Consultorio “F. Baggio”, l’associazione Mani Colorate e l’associazione dei volontari del carcere Effatà. Quest’ultima si è impegnata a proporre ai detenuti un’attività educativa che consente anche a loro di offrire il proprio contributo per la causa del contrasto dell’epidemia, realizzando mascherine in carcere. La casa di reclusione di Asti ha un laboratorio di sartoria. La Caritas ha maturato in questo periodo una ricca esperienza nella produzione delle stesse e sta trasmettendo ai volontari dell’associazione Effatà le competenze per poter realizzare mascherine in Tessuto Non Tessuto per soddisfare le necessità interne alla Casa di reclusione.

Il progetto è stato avviato il 10 aprile, nel laboratorio di sartoria del carcere, con un breve corso pratico di confezionamento delle mascherine, in TNT e in cotone; è stato inoltre consegnato un primo quantitativo di materiale per la realizzazione di circa 250 mascherine in TNT e sarà compito dell’associazione Effatà seguire i prossimi approvvigionamenti di materiale e seguire l’operatività e lo sviluppo dell’attività.

Come per altri progetti già avviati dal Comune di Asti con la Casa di reclusione di Asti e l’associazione Effatà, anche questo è segno di una importante collaborazione con la comunità carceraria, soprattutto in un particolare momento di emergenza sanitaria dove la solidarietà coinvolge l’intera città, cercando di mettere all’opera le capacità di ognuno, ovunque queste siano.

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