Valentina VenetoASTI – Per la 57ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali,Papa Francescoha scelto come tema “Parlare col cuore”. Si collega idealmente a quello del 2022, “Ascoltare con l’orecchio del cuore”, e vuole inserirsi in particolare nel cammino che condurrà tutta la Chiesa alla celebrazione del Sinodo di ottobre 2023.Papa Francesco, nel 2022 durante la stessa giornata, aveva sottolineato l’importanza dell’ascolto attivo e partecipativo. «Tutti abbiamo le orecchie, ma tante volte anche chi ha un udito perfetto non riesce ad ascoltare l’altro. (…) Non si fa buon giornalismo senza la capacità di ascoltare».IlVescovo di Asti, Marco Prastaro, in occasione del IV centenario della morte di San Francesco di Sales,patrono dei giornalisti e degli scrittori,ha incontrato gli operatori della comunicazione localea cui ha rivolto le seguenti parole: «La libertà, la convivenza civile e la democrazia hanno bisogno dell’informazione, quella vera». In seguito, ha letto le parole del messaggio lasciato dal Santo Padre, e fatto il punto delle informazioni locali dell’anno appena trascorso.I dati illustrati dal Vescovo60 sono i sacerdoti diocesani;6 di questi in servizio fuori Diocesi: in Romania, Stati Uniti e Brasile;11 in pensione e 43 sono in servizio attivo;126 sono le parrocchie totali, di cui solo 81 hanno un parroco residente e i sacerdoti hanno quasi tutti più di 80 anni.La panoramica mette in luce quanto stia cambiando il volto della Chiesa e quello culturale.Marco Prastaro ha ricordato la visita del Papa ad Asti, il 19 e 20 novembre 2022, descrivendolo “un momento di intensa emozione”.Al Papa sono state consegnate numerose lettere, tra queste una dal Maina, una dal carcere in cui erano raccolti i messaggi di alcuni dei detenuti di Asti e, la terza, dal seminarista. A lui, il Santo Padre, ha chiesto un incontro conoscitivo e gli ha portato un regalo.Tutti i regali e le lettere lasciate al Vescovo per il Papa hanno, nei giorni successivi, ricevuto una risposta. Alcune di queste erano prive di indirizzo e sono state lasciate al Vescovo, che le sta custodendo in attesa che i destinatari vadano a reclamarle.IlVescovo ha poi ricordato la guerra in Ucraina e le persone accolte nella nostra città.«Provo tanta tristezza e anche un po’ di vergogna per quanto è accaduto alMaina– ha dichiaratoPrastaro,riferendosi alla Casa di Riposo della città di Asti –e poi, tra le cose che ci tengo a ricordare, c’è la questione pakistana. L’arrivo del gruppo delle personepakistane, aiutate poi da Caritas, sono state seguite dalla Questura e dalla Prefettura. La vicenda ha messo in luce un vuoto legislativo in cui le persone che attraversano la rotta balcanica rischiano di essere invisibili».Il Vescovo ha parlato dell’adeguamento che riguarderà la Cattedrale di Astie, per concludere, ha lasciato intervenire gli uditori e ricordato che, quest’estate, la meta per laGiornata Mondiale della Gioventù sarà Lisbona.
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