La carne sintetica sbarca in Italia, famiglie in preda al panico: c’è il via libera ufficiale | I supermercati coinvolti

carne sintetica

La carne sintetica (foto di freepik) - dentolanotiziabreak.it

Si apre un nuovo scenario nel mondo alimentare: è arrivato il via libera in Italia alla carne sintetica. Una decisione che fa discutere.

Negli ultimi anni, la carne sintetica sta suscitando grande interesse e non poca preoccupazione tra le persone. Questa nuova frontiera dell’alimentazione promette di rivoluzionare il modo in cui produciamo e consumiamo carne, proponendo un’alternativa tecnologica a quella tradizionale, senza necessità di allevamento animale.

Ma cosa significa davvero carne sintetica? E quali sono le conseguenze di questa innovazione?

L’idea alla base è semplice: invece di allevare animali e macellarli, si coltivano direttamente le cellule muscolari in laboratorio, ottenendo un prodotto che si avvicina molto alla carne vera, ma senza impatto ambientale legato all’allevamento. Questo procedimento potrebbe aprire scenari importanti per la sostenibilità, ma allo stesso tempo alimenta dubbi su sicurezza, sapore e valore culturale di ciò che portiamo in tavola.

Proprio di recente è arrivato un annuncio ufficiale che ha acceso ancora di più le discussioni: la carne sintetica ha ottenuto un via libera importante, ma con alcune condizioni che non tutti hanno accolto con favore.

Carne sintetica: il via libera

Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha spiegato, come riporta ilfattoquotidiano.it, che l’Italia, pur non accettando carni con ormoni, ha stretto un accordo con gli Stati Uniti. Questo riguarda  l’importazione di carne destinata alla produzione di alcuni prodotti alimentari, come la bresaola, che poi verrebbe reimportata negli Stati Uniti. Certo non si parla di carne sintetica, ma per chi ha fatto dell’alimentare una tradizione, come l’Italia, è pur sempre un prodotto che va a cozzare con i nostri principi.

Lollobrigida ha sottolineato che questa intesa mira a migliorare i rapporti economici tra i due Paesi, garantendo buoni affari per entrambe le parti e definendo tollerabile un dazio del 10% sulle importazioni.

carne in laboratorio
Il laboratorio (Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay) – dentrolanotiziabreak.it

Una nuova frontiera nel mondo alimentare

Questa posizione ha scatenato forti reazioni, con critiche che hanno messo in discussione la tutela del Made in Italy e la qualità dei prodotti italiani. Silvia Fregolent, senatrice di Italia Viva, ha definito la decisione «indecente», evidenziando come l’utilizzo di carne ormonata statunitense per prodotti italiani rischi di compromettere la reputazione e la sicurezza alimentare della nostra filiera.

Secondo Fregolent, questa scelta mette a repentaglio la sovranità alimentare italiana, trasformando l’etichetta Made in Italy in qualcosa di vuoto e compromettendo le eccellenze del nostro paese per assecondare interessi esteri. Il rischio, avverte, è che a pagarne il prezzo siano sia le imprese italiane sia i consumatori, che vedranno svanire la qualità e l’identità dei prodotti italiani.