Italiani, ADDIO BONUS DAL 2026: “Adesso basta! Noi non vi aiutiamo più: arrangiatevi” I Il Governo annuncia la cancellazione: “I soldi trovateveli da soli”

Cedolino di agosto shock - Dentrolanotiziabreak.it (Fonte foto Canva)
Italiani, pessima notizia: addio al bonus nel 2026. Tra meno di tre mesi si cancella tutto. “Adesso basta! Noi non vi aiutiamo più: arrangiatevi”. Così sembra suonare il nuovo ‘indirizzo’ del Governo.
Ecco fatto: annunciata la cancellazione: “I soldi trovateveli da soli”. In questi termini sembra risuonare, come un canto funereo, il nuovo corso.
Eppure, parliamo di una pietra miliare della cosiddetta ‘sostenibilità economica‘ del tessuto sociale di cui facciamo tutti quanti parte.
Lo sappiamo: i sostegni statali alle famiglie meno abbienti rappresentano uno snodo essenziale nell’ottica di una politica di welfare moderna ed efficace nel nostro Paese.
Non si tratta soltanto di erogare risorse economiche a chi vive situazioni di difficoltà, ma di garantire una rete di sicurezza sociale capace di ridurre le disuguaglianze e favorire l’inclusione.
Cosa succede: perché cancellano tutto
Negli ultimi anni, la crisi economica, l’aumento del costo della vita e l’instabilità del mercato del lavoro hanno reso evidente la necessità di strumenti di sostegno mirati. Misure come il reddito di cittadinanza, gli assegni familiari, i bonus sociali per energia e trasporti, così come i contributi per l’affitto o per la spesa alimentare, hanno avuto un ruolo significativo nel supportare i nuclei più fragili. Pur con i loro limiti e con la necessità di riforme, questi interventi hanno permesso a molte famiglie di affrontare momenti critici senza cadere nella povertà estrema.
Il welfare non è soltanto assistenza, ma anche investimento sul futuro. Offrire aiuti concreti significa consentire alle persone di concentrarsi su percorsi di formazione, ricerca del lavoro e crescita personale, piuttosto che vivere in una condizione di continua emergenza. Inoltre, il sostegno alle famiglie più vulnerabili ha un impatto positivo sull’intera società: riduce le tensioni sociali, rafforza la coesione e stimola i consumi interni, generando ricadute economiche diffuse.
Ecco cosa cancellano adesso
In prospettiva, sarà fondamentale continuare a rafforzare questi strumenti, garantendo criteri di accesso equi, controlli efficaci e percorsi di accompagnamento che evitino l’assistenzialismo fine a sé stesso. Un welfare solido, inclusivo e orientato alla dignità delle persone non è soltanto una scelta politica, ma un pilastro imprescindibile per uno sviluppo giusto e sostenibile dell’Italia. Eppure la decisione sembra di quelle irreversibili e dolorose.
Come spiegato dal Corriere della Sera il governo starebbe pensando di tagliare i bonus edilizi a 360 gradi dall’anno prossimo: a meno che non arrivino delle proroghe, si parla di un taglio alla detrazione per la ristrutturazione di casa, che scenderebbe al 36 per cento, e addirittura al 30% per le seconde case. Un taglio che riguarderebbe pure l’ecobonus e il sisma bonus che potrebbero essere applicati solo ad alcuni tipi di immobili.