Io c’ero”: i figli raccontano i padri a Chiusano – Dentro la notizia
CHIUSANO – Ultima presentazione dell’anno per“Io c’ero”, domenica 12 dicembre, a Chiusano.Due storie commoventi e un racconto particolarmente curioso saranno letti nella Sala del Municipio, alle 16, alla presenza dei protagonisti Marisa Varvello, Claudio Aquilini e Flavio Pescarmona.In apertura il saluto delsindaco Luigi Bosco e del presidente della Provincia, Paolo Lanfranco,che ha volutocoeditare “Io c’ero”, con Araba Fenice, per ricordare il 25° anniversario del conferimento all’Ente della Medaglia d’Oro al valor militare per attività partigiana. Poi la parola passerà aLaura Nosenzo, autrice con Loredana Dova di “Io c’ero”.Giuseppe Valese (Associazione Arcoscenico) leggerà le storie dei tre testimoni: due appartengono alla famiglia Aquilini-Varvello.Sia il padre di Claudio che quello di Marisa (marito e moglie, abitano a Chiusano, dove lei è assessore) erano militari e dopo l’8 settembre 1943 rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò: furono deportati in Germania. Le loro vicende sono raccontate dai figli, nel libro, con toccante emozione e attraverso due oggetti d’epoca appartenuto ai padri: un orologio da taschino e una cartolina di Venezia.La guerra vista dagli occhi di un bambino è invece quella tenera e coraggiosa che racconta Flavio Pescarmona, aiutante degli zii partigiani a nemmeno tre annie, come tutti i bambini, attratto dalle armi della squadretta fascista che, durante le perlustrazioni a Vallarone (Asti), sostava nella sua casa per rifocillarsi.Ingresso liberoin sala fino a esaurimento dei posti (obbligatori la mascherina e il green pass).Sarà possibileacquistare il libro, promosso sul territorio, con particolare sostegno, dalle Associazioni Memoria Viva di Canelli e Costigliole Cultura.