INPS, lettere già partite: se non rispondi ti bloccano subito la pensione | Settembre è la data ultima

Nel 2025 l’Inps ha avuto modo di mettere in atto numerose verifiche sulle pensioni degli italiani e non solo, ma questa volta se non rispondi alla lettera corri il rischio di perderla definitivamente. Si tratta di un ultimatum.

Nel corso degli anni i cittadini italiani hanno dovuto fronteggiare numerosi cambiamenti per quanto riguarda l’ingresso nel fondo delle pensioni e soprattutto il mantenimento dell’assegno mensile.

Basti pensare che negli anni sono state istituite l’Opzione donna, la Quota 100, 101 e 103, che hanno garantito l’accesso alla pensione per i vari dipendenti italiani che volevano così lasciare il mondo del lavoro per procedere con un nuovo step della vita.

Il tutto non finisce di certo qui, perché comunque sia, dopo aver ottenuto la pensione, bisogna anche poterla mantenere ed evitare così di mettere in atto delle frodi.

Sulla base di tale motivazione, dunque, l’Inps ha già provveduto a inviare numerose lettere ai cittadini italiani che, in caso di mancata risposta, vedranno immediatamente sospeso il sussidio.

Partite le lettere dall’Inps: ti conviene rispondere immediatamente

Ben presto, infatti, verranno avviati dei controlli riguardanti le pensioni degli italiani, per accertare che effettivamente i fondi previsti vadano a chi ne ha davvero diritto. Un esempio pratico lampante per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio da coloro che possono avere accesso alla pensione, come nel caso della pensione di reversibilità che spetta al coniuge e ai figli del pensionato deceduto, oppure la pensione indiretta, che in questo caso specifico spetta ai familiari superstiti di un lavoratore deceduto prima di aver maturato i requisiti per il fondo.

C’è un altro accertamento che però va fatto e in questo caso facciamo riferimento all’esistenza in vita. Non è affatto una fake news, dato che l’Inps ha già provveduto con i controlli dovuti, motivo per cui se hai ricevuto questa lettera ti conviene rispondere immediatamente.

L’Inps lo sta già facendo: se non rispondi, perdi la pensione

Il 17 settembre 2025 saranno avviati ufficialmente i controlli della sussistenza in vita del pensionato, una lettera alla quale sarà necessario rispondere direttamente o presentarsi fisicamente laddove richiesto. Tale controllo, però, non riguarda i cittadini residenti in Italia, bensì quelli che hanno deciso di trasferirsi in alcuni Paesi dell’Europa, così come in Africa e Oceania.

Si avrà tempo fino al 15 gennaio 2026 per confermare la sussistenza in vita, periodo entro il quale si procederà con l’accredito della pensione o comunque la concessione tramite l’operatore di Western Union con il codice Money Transfer Control Number (MTCN). Qualora vengano meno questi requisiti e le azioni necessarie, già a partire da marzo 2026 la pensione del diretto interessato sarà sospesa, proprio per ridurre il rischio di pagamenti di prestazioni dopo la morte del beneficiario, così come fa sapere anche il portale web Il Sole 24 Ore.