ASTI – “Addio, a domani“ è il titolo dell’ultimo libro della scrittrice napoletana Sabrina Efionayi che, nei giorni scorsi, è intervenuta al liceo Vercelli per incontrare gli studenti curiosi di incontrare un’autrice così giovane.Ospite della sua casa editrice, Sabrina ha presentato il suo testo coraggioso che intreccia (poca) fantasia e (molta) vita vera, vissuta da una ragazza di origine nigeriana, la madre biologica (“mom” Gladys) sradicata dalla sua terra con la promessa di un riscatto sociale e poi tragicamente finita vittima della tratta. In quei frangenti drammatici, la giovane incontra una famiglia italiana, i futuri genitori adottivi di Sabrina, soprattutto Antonietta, la sua mamma italiana.“Non mi sono inventata niente – ha commentato a tal proposito l’autrice nella chiacchierata con i ragazzi – e grazie alla mia ottima memoria e ai racconti di mia mamma e dei miei parenti posso raccontare anche i fatti precedenti alla mia nascita e alla mia infanzia”. Scrive da sempre, Sabrina, ed è una delle voci che sono riuscite a emergere su Wattpad, la piattaforma social di condivisione testi che molte case editrici hanno frequentato alla ricerca di giovani talenti, come in questo caso.Figlia di due madri, con un padre che è solo un cognome, ha raffreddato i rapporti con la madre biologica, marcando un graduale distacco dal mondo di origine (“Necessitavo di una sorta di liberazione dalle aspettative di mia madre su di me”, che non ha ancora letto il libro, ne aspetta la traduzione), anche se, oggi, ammette di avere fatto pace con le sue anime sociali e culturali. Dopo il liceo Artistico, Sabrina oggi frequenta l’università Federico II e studia Scienze politiche.Tra domande e autografi, il toccante incontro si è poi concluso tra gli applausi di una platea visibilmente coinvolta.
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