Il Distretto del Mastodonte si allarga a 14 Comuni: entrano Cellarengo e Valfenera
Intanto si riaprono le adesioni per gli operatori economici e si prepara il sito web
Si allarga il Distretto del Mastodonte: nel nuovo organismo, che dovrà essere costituito entro fine ottobre, entrano Cellarengo e Valfenera. Il numero dei Comuni associati sale dunque a quattordici. Dodici i fondatori: Baldichieri, Cantarana, Castellero, Cortandone, Dusino San Michele, Ferrere, Monale, Montafia, Maretto, Roatto, San Paolo Solbrito e Villafranca. Quest’ultimo è capofila del progetto che vede come partner stabili Confcommercio Asti e Confersercenti Alessandria.
Ma quella dei nuovi ingressi non è l’unica buona notizia: a fronte delle richieste ricevute ancora di recente, i sindaci hanno deciso di riaprire le manifestazioni di interesse, già arrivate a 146: gli operatori economici (commercianti, artigiani, titolari di b&b e agriturismi, ecc.) avranno tempo fino alle ore 12 del 10 settembre per segnalare l’adesione al Distretto e sottoscrivere il modulo di partecipazione. Quest’ultimo è scaricabile dal sito del Comune di Villafranca (www.comune.villafrancadasti.at.it) e dovrà essere consegnato al Comune di residenza, o inviato via mail, con un documento di identità.
Intanto nei giorni scorsi, archiviata la pausa estiva, i primi cittadini si sono riuniti in Sala Bordone a Villafranca per fare il punto, insieme al manager di Distretto Giovanni Fontana, sulle fasi attuative del progetto. E’ stato esaminato il protocollo d’intesa che dovrà essere sottoscritto, entro fine settembre, da tutti i soggetti aderenti e che contiene, tra i punti fondamentali, obiettivi, strategie, modalità di gestione dell’organismo (il cui nome esteso è Distretto diffuso del commercio della Valle Triversa – La Valle del Mastodonte) per i prossimi tre anni.
“Le procedure per la costituzione procedono speditamente – indica Anna Macchia, sindaco del Comune capofila, Villafranca – Attiveremo presto il sito web, mentre su facebook abbiamo raggiunto, in un mese, oltre 25.300 persone. Da parte dei sindaci c’è lo spirito giusto per operare insieme su obiettivi qualificanti per i nostri territori: sostenere il commercio di vicinato, fornire al cittadino-consumatore servizi di prossimità, valorizzare le produzioni tipiche locali, diffondere i servizi per contrastare il rischio della desertificazione commerciale, creare un argine alla grande distribuzione”.
Infine si sta mettendo a punto con Confcommercio il programma della formazione rivolta agli operatori economici che prenderà il via nelle prossime settimane.