“God save the queer”: Asti Pride torna il 6 luglio

ASTI – Stamattina alla Casa del Popolo si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Asti Pride 2024, in programma sabato 6 luglio.

Dopo il successo delle edizioni 2019 e 2022, Asti Pride si sta preparando a tornare per la sua terza edizione nell’estate del 2024.

“God save the queer”: questo il claim scelto per il 2024, un gioco di parole che esorta i cuori e le menti a unirsi nel segno dell’accoglienza e dell’inclusione.

L’associazione Asti Pride ha l’obiettivo di informare e promuovere attività a sostegno della comunità LGBTQI+ e di lotta alle discriminazioni omo-bi-transfobiche.

“God save the queer” è anche il titolo di un libro di Michela Murgia, alla quale è dedicato l’Asti Pride 2024. Una scrittrice e intellettuale che ha lasciato un vuoto enorme, ma che attraverso i suoi pensieri, le sue riflessioni e le sue opere, ha imposto all’attenzione generale il tema della “queerness” applicato in particolare al concetto di famiglia.

Il percorso di Asti Pride 2024

La sfilata del 6 luglio si snoderà per 2,8 km con partenza da Piazza Catena per proseguire su Via Natta, Via Giobert, Piazza Lugano, Viale Partigiani, Piazza Torino, Corso Alfieri, Piazza Cairoli, Via Carducci, Corso Alfieri, Piazza Alfieri (arrivo).

Ospiti Cristy MC Bacon e Daphne Bohemien. Madrina sarà La Pina.

Le rivendicazioni

L’associazione rivendica parità di diritti per tutte le famiglie, per tutti i figli e gli individui che devono avere non solo la libertà di potersi autodeterminare, ma anche gli strumenti per poterlo fare.

A livello nazionale chiede venga introdotta l’educazione sessuale affettiva nelle scuole.

A livello locale chiede uno sportello d’ascolto e di accoglienza comunale per migranti LGBTQI+ in fuga da Paesi in cui vige una legge penale che condanna la libertà di autodeterminazione e di libera espressione dell’orientamento sessuale e identità di genere.

Inoltre, continua a credere che l’adesione del Comune di Asti alla Rete READY possa rappresentare un concreto primo passo per un tessuto cittadino inclusivo, sereno e accogliente. Permetterebbe di far entrare la città in un circuito nazionale virtuoso di best practice delle istituzioni locali nel campo della lotta alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e identità di genere.

Chiede tra le altre una maggiore attenzione nell’individuazione di strumenti per affrontare l’emergenza climatica.

La società Asti Pride autofinanzia l’evento ma si può aiutare in più modi, compresa una lotteria (2 euro a biglietto) per partecipare all’estrazione finale che mette in palio opere di artisti astigiani. Tutte le info su http://www.astipride.com

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