Furti auto all’aeroporto, scatta l’allarme al rientro dalle ferie: ecco chi deve pagare e cosa fare subito | Può diventare un incubo

Furto auto in aeroporto

Furto auto in aeroporto - Fonte Canva - Dentrolanotiziabreak.it

Tornare dalle vacanze e non trovare più l’auto parcheggiata in aeroporto è un incubo possibile. Quando hai diritto al risarcimento.

Il rientro dalle ferie non è mai semplice: si abbandona la spensieratezza per tornare a routine e impegni.

Ma cosa succede se, una volta atterrati, l’auto lasciata in aeroporto non c’è più?  Per molti viaggiatori questo incubo è purtroppo realtà.

I furti nei parcheggi aeroportuali sono in crescita e spesso chi subisce il danno si ritrova senza alcuna tutela.

Esiste però un dettaglio che fa la differenza tra disperazione totale e possibilità di rimborso.

Furti auto in aeroporto: un fenomeno in aumento

Ogni anno migliaia di automobilisti scelgono di raggiungere l’aeroporto con la propria vettura per praticità e rapidità. Parcheggiare all’interno o nei pressi dello scalo consente di avere l’auto a disposizione al ritorno, senza attese o costi aggiuntivi di trasporto. Tuttavia, questa comodità nasconde un lato oscuro: i parcheggi degli aeroporti italiani, siano essi scoperti, sotterranei o multipiano, non sono immuni ai furti.

Lasciare la macchina in questi spazi non equivale a consegnarla a un custode. In molti casi, infatti, la tariffa copre soltanto l’utilizzo temporaneo del posto auto, senza alcuna garanzia di sorveglianza. È per questo che, al rientro, non mancano episodi di auto sparite o ritrovate danneggiate, con proprietari che scoprono di non avere alcun diritto al risarcimento. Una situazione che amplifica il trauma del furto, rendendo il ritorno dalle vacanze un’esperienza ancora più amara.

Finestrino dell'auto rotto per furto
Furto auto in aeroporto -Fonte Canva – Dentrolanotiziabreak.it

Quando scatta il risarcimento e come proteggersi

La differenza fondamentale sta nella tipologia di parcheggio. Se il veicolo viene lasciato in un’area generica dell’aeroporto, anche a pagamento, difficilmente si potrà ottenere un risarcimento: il gestore offre solo lo spazio, non la custodia. Tutt’altro scenario nei parcheggi custoditi, chiaramente segnalati da cartelli ben visibili. Qui, oltre al pagamento, il gestore assume l’obbligo di sorveglianza: in caso di furto o danni, deve rispondere risarcendo il proprietario.

Per ridurre i rischi, è utile adottare alcune precauzioni: evitare di lasciare oggetti di valore all’interno dell’auto, prediligere aree illuminate e videosorvegliate, scegliere strutture che rilasciano ricevuta con la dicitura “parcheggio custodito”. Infine, è bene conoscere i propri diritti: chi viene derubato in un parcheggio custodito può rivalersi legalmente sul gestore, mentre negli altri casi resta solo la denuncia alle forze dell’ordine. In sintesi, partire sereni è possibile solo scegliendo con attenzione dove lasciare la propria auto. Un piccolo dettaglio che può fare la differenza tra una vacanza rovinata e un ritorno senza sorprese.