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Emergenza Ucraina: salgono a più di 1.800 le famiglie piemontesi disponibili a ospitare i profughi – Dentro la notizia

PIEMONTE – I cittadini ucraini ospitati in Piemonte e non ancora vaccinati possono aderire alla vaccinazione attraverso il portalehttp://www.IlPiemontetivaccina.itdove a partireda venerdì 11 marzo sarà attiva in primo piano una specifica sezione in lingua ucraina.Lo ha definito oggi 9 marzo ilCoordinamento regionale per l’emergenza profughi,a cui hanno preso parte il presidenteAlberto Cirioe il console onorario dell’Ucraina a TorinoDario Arrigotti, insieme agli assessori alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucrainiMarco Gabusie ai BambiniChiara Caucino. Presenti anche i rappresentanti dellePrefetture, dellaProtezione civileregionale e dellaDirezione Sanità e Welfare.Sul portale IlPiemontetivaccina.it basterà inserire nome, data di nascita e un recapito telefonico o mail personale (oppure in alternativa quelli del parente, amico o associazione che sta dando accoglienza) in modo da essere contattati a breve per fissare l’appuntamento e procedere alla vaccinazione.La procedura è rivolta in particolare a coloro che sono arrivati sul territorio piemontese in modo autonomo e che sono già ospitati presso parenti, conoscenti o altre realtà.Sono già in corso, invece, sempre attraverso le aziende sanitarie locali, levaccinazioni dei rifugiatipresi in carico in modo diretto dal sistema regionale di Protezione Civile.Anche l’ospedale Infantile Regina Margheritasi è fin da subito attivato conun’équipe ad hoc per l’inizio del ciclo vaccinale anti Covid dei piccoli pazienti oncologici e dei loro familiari, arrivati sabato dall’Ucrainaattraverso la missione umanitaria della Regione Piemonte. Sono già stati vaccinati con la prima dose tutti coloro che sono vaccinabili, tranne i più piccoli sotto i 5 anni.Salgono intanto apiù di 1.800 le famiglie piemontesiche in pochissimi giorni hanno raccolto l’invito della Regione Piemonte a dare ladisponibilità ad ospitare i profughi ucrainiche raggiungeranno l’Italia. Chi lo desidera può manifestare la propria disponibilità all’accoglienza in casa compilando ilmodulo on line sul sito della Regione Piemonte.

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