“Dovete lavorare a vita: vecchi, per voi NIENTE PENSIONE” I Ufficiale, il Governo annulla il pensionamento: “c’è troppa crisi”, milioni di lavoratori costretti a sgobbare fino a stramazzare di vecchiaia

Mani strette e rassicuranti

Mani strette e rassicuranti (Canva) dentrolanotiziabreak.it

“Dovete lavorare a vita”: sì, esatto. “Siete vecchi? Non importa. Per voi niente pensione.” Ufficiale, il Governo annulla il pensionamento. Che tu abbia o meno i contributi, non importa: “c’è troppa crisi”.

Tutto vero: milioni di lavoratori costretti a sgobbare fino a stramazzare di vecchiaia: non ti permettono di andare in pensione, vige la ‘ragion di Stato’. Dunque, come andrà a finire?

Un tempo, il “finché morte non ci separi” era una formula sacra, riservata alle coppie che si sposavano e promettevano amore eterno.

Oggi, sembra che quel vincolo abbia trovato una nuova incarnazione, lontana dal matrimonio e dal cuore: il mondo del lavoro.

L’amore eterno si è trasformato in una sorta di dipendenza professionale. La vita lavorativa non conosce più limiti temporali chiari, e anche quando invecchiamo, l’idea di andare in pensione diventa sempre più sfumata.

Non ti fanno andare in pensione

Non si tratta soltanto dell’aumento dell’età pensionabile, né delle questioni contributive, spesso oggetto di dibattiti e controversie politiche. Il vero cambiamento riguarda il ruolo stesso del lavoratore anziano nel tessuto produttivo. Nuove idee, progetti innovativi e percorsi normativi sempre più complessi fanno sì che la presenza dei lavoratori più esperti diventi quasi indispensabile.

Non si tratta più di semplice scelta individuale, ma di una necessità imposta dalla realtà economica e dalla crisi che ancora grava su molti settori. La crisi economica globale, le ristrutturazioni aziendali e la carenza di giovani professionisti qualificati hanno trasformato i lavoratori anziani in pilastri insostituibili. La loro esperienza, le competenze accumulate in decenni di lavoro e la conoscenza del funzionamento delle aziende li rendono figure chiave. Così, anche quando la legge potrebbe permettere loro di ritirarsi, la pressione sociale e professionale li spinge a restare.

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Un lavoratore (Foto di Jeriden Villegas su Unsplash) – dentrolanotiziabreak.it

Hai tutti i diritti di andare in pensione ma ti dicono di no

In questo scenario, il pensionamento smette di essere una conquista personale e diventa un privilegio raro, spesso rimandato all’infinito. E per quale motivo? Perchè servi allo Stato. Esatto: non sei un servo, dello Stato, ma una sua risorsa di cui, per appunto, il ‘tessuto’ sociale ed economico e produttivo non può fare a meno.

E allora ti dicono di non andare in pensione. E dal momento che non te lo possono imporre con la forza, si studiano altre formule. La strada è stata segnata dalla Germania, per combattere la carenza, ormai palese, di manodopera: serve che la gente lavori, ma il ricambio non c’è e allora servono i pensionati. Per farti  continuare a lavorare, ti portano a incamerare stipendi fino a 2 mila euro al mese senza tasse: l’idea è del cancelliere Merz con il piano ‘pensione attiva’ che comporta la possibilità di lavorare anche oltre l’età pensionabile con stupendi di 2000 euro esentasse al mese.