Condanna a morte di Djalali, l’UPO: “Sentenza inumana e impossibile da accettare”

L’Università del Piemonte Orientale ribadisce la totale contrarietà al provvedimento della magistratura iraniana

 

Apprendiamo con sgomento che la magistratura iraniana avrebbe concluso l’iter istruttorio e confermato in via definitiva la condanna a morte del nostro ex ricercatore Ahmadreza Djalali”, si legge nel comunicato dell’Università del Piemonte Orientale, ribadendo con forza la propria totale contrarietà a tale provvedimentoche lede il più elementare diritto universale dell’uomo, quello alla vita e alla propria autodeterminazione”.

Il Rettore Gian Carlo Avanzi aggiunge: “Come è già stato fatto in passato, manderemo in queste ore una lettera al Governo iraniano per rivedere questa sentenza, che consideriamo inumana e impossibile da accettare. Esploreremo ancora una volta tutte le vie diplomatiche”.

Il ricercatore iraniano-svedese è stato arrestato arrestato nel 2016 a Teheran con l’accusa di essere una spia.

 

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