ASTI – Stando agli elementi probatori raccolti a loro carico dagli investigatori della Squadra Mobile coordinati da Loris Petrillo, in poco meno di un mese (dal 26 aprile al 23 maggio scorsi) avrebbero messo a segno, sia operando tutti assieme che in gruppi più piccoli, ben sette episodi criminosi tra scippi e rapine. Che, in un caso specifico risalente al 26 aprile scorso, sono costati la vita a una anziana derubata della borsetta.Ora, grazie al lavoro d’indagine svolto, per i cinque soggetti – tre maggiorenni e due minorenni, tutti astigiani – si sono aperte le porte del carcere. E proprio il fatto che il Tribunale per i Minori abbia disposto un provvedimento così grave rende bene l’idea della pericolosità sociale degli indagati: tanto i maggiorenni (il 47enne Calogero Emanuele, il 35enne Alessandro Castagnaro e la ventiduenne Hinde Smerejel) quanto i minori, un ragazzo figlio dell’Emanuele e una ragazza, entrambi poco più che 17enni.Prec1di3SuccGli investigatori ritengono che il gruppo non abbia agito come una vera e propria “banda”, ma ad accomunarli troviamo comunque un appartamento di corso Alfieri, nella disponibilità dell’Emanuele, presso cui avrebbero fatto base e sarebbero spartiti le refurtive per poi rivenderle al mercato nero e acquistare stupefacenti con il denaro ricavato. Il primo episodio criminoso – contestato solo alle due donne, che pertanto dovranno rispondere anche di omicidio preterintenzionale – è proprio quello che, nel pomeriggio del 26 aprile, costò la vita a una settantottenne derubata della borsetta in via Prandone. Dopo essere stata picchiata, la vittima cadde a terra, battè violentemente la testa e morì una decina di giorni dopo.Poche ore dopo, un 25enne astigiano attirato nell’appartamento con la promessa di consumare un rapporto sessuale, è stato derubato sotto la minaccia di un’arma (rivelatasi poi una pistola ad aria compressa) e violentemente picchiato. Altri tre episodi, tutti caratterizzati da un approccio molto violento, risalgono alla mattina del 5 maggio e sono stati messi a segno a danno di una 54enne, una 74enne e un 72enne. Decisamente anziane anche le ultime due vittime, prese di mira il 12 maggio (un’87enne) e il 23 maggio (una 79enne). Gli investigatori sono al lavoro per appurare le eventuali responsabilità del gruppo anche in altri episodi.
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