Bollo auto, dal 2026 scatta la mazzata: paghi fino a 1.200€ in più | Se usi l’auto ogni giorno ti rovina

Importanti novità in arrivo per quanto riguarda il bollo auto: dal 2026 scatta una vera e propria mazzata per gli italiani, la tassa potrà arrivare fino a 1.200 €. Ecco cosa sta succedendo.

Negli ultimi anni abbiamo visto come la tassa relativa al pagamento del bollo auto sia stata, senza ombra di dubbio, una delle più criticate dagli italiani, che hanno sempre sperato di poter assistere a una riduzione significativa del costo da sostenere.

In alcuni casi specifici, però, è possibile ottenere una riduzione dell’importo da pagare, ma ciò riguarda principalmente le auto storiche che devono rientrare in determinati parametri e possono beneficiare di particolari agevolazioni.

Il tutto non finisce qui: nelle ultime settimane si è tornato a parlare nuovamente del bollo auto a causa di alcuni cambiamenti che entreranno in vigore già a gennaio 2026.

Una notizia che sta generando preoccupazione tra i cittadini in possesso di un’automobile, i quali dovranno riorganizzare la propria gestione economica, soprattutto per quanto riguarda il pagamento di questa tassa.

Bollo 2026: adesso cambia tutto, ancora una volta

Come già accennato, sono previsti nuovi cambiamenti per il pagamento del bollo auto. Le nuove regole entreranno in vigore dal 1 gennaio 2026, gettando nel panico molti automobilisti, costretti a gestire in modo diverso i pagamenti.

Infatti, con la nuova riforma fiscale in materia di tributi regionali e locali, legata al federalismo fiscale regionale, verranno introdotte norme che daranno maggiore autonomia fiscale agli enti territoriali, come riporta Money.it.

Dal 2026, chi non sarà in regola con il pagamento del bollo auto rischierà di vedersi recapitare importi fino a 1.200 €. Ecco cosa prevede la novità.

Paghi fino a 1.200 € se non stai attento al tuo bollo auto

Come riportato dalla fonte citata, le nuove regole interesseranno soprattutto i veicoli immatricolati a partire dal 1° gennaio 2026. In particolare, il bollo dovrà essere pagato in un’unica soluzione entro la fine del mese successivo all’immatricolazione.

Sarà quindi fondamentale controllare con attenzione i documenti forniti e tenere presente che l’importo della tassa è determinato da vari fattori: cavalli fiscali, potenza del veicolo e anno di immatricolazione.

Inoltre, bisognerà considerare anche la regione di residenza, perché potrebbero scomparire le attuali scadenze fisse dei versamenti. Le Regioni, però, potranno scegliere di permettere pagamenti rateizzati per alcune categorie di veicoli, come quelli aziendali o ecologici.

Infine, salvo i casi di esenzione previsti dalla legge, chi non paga il bollo durante i controlli rischia il sequestro del mezzo, che potrà essere sottoposto a fermo amministrativo.