Categories: Cronaca

Barriere architettoniche – Dentro la notizia

Entro il 1° marzo è possibile presentare domanda di contributo regionale per l’eliminazione delle barriere architettoniche presenti negli edifici privati. L’istanza deve essere presentata al Comune – ufficio amministrazione – piano terra, palazzo Mandela, Piazza Catena n. 3, su apposito modulo prima dell’inizio dei lavori, nella fase di preventivo. La domanda può riguardare quindi solo le opere ancora da realizzare e non sono pertanto ammesse domande relative ad opere in corso o già ultimate al momento della richiesta.Destinatari del contributoI destinatari sono le persone con menomazioni o limitazioni di carattere motorio e i non vedenti, genitori che hanno a carico persone con disabilità permanente, condomini ove risiedono disabili per le spese di adeguamento relative alle parti comuni. Nel ricordare l’importanza del rispetto di tutte le formalità richiesta dal bando per la validità delle domande, il Sindaco Rasero e l’Assessore Mariangela Cotto hanno affermato: «Contribuire con adeguati finanziamenti a ridurre le barriere architettoniche è un segno di civiltà che gli Enti Pubblici devono concretizzare e sicuramente questa è un’opportunità importante».Modulistica e dettagliI dettagli sulle opere o gli edifici ammessi al contributo, le indicazioni sulla modulistica e la documentazione da predisporre si trovano sul seguente link: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/casa/eliminazione-delle-barriere-architettoniche-negli-edifici-privati Il Comune di Asti raccoglie le domande presentate e ne verifica l’ammissibilità ordinandole in apposito elenco e stabilendo il fabbisogno complessivo comunale derivante dalla somma dei contributi relativi alle domande ammissibili e approvandolo con apposito provvedimento entro il 31 marzo. Il documento verrà poi trasmesso alla Regione Piemonte. L’erogazione del contributo a cura dell’Amministrazione Comunale avviene dopo l’esecuzione delle opere sulla base di fatture debitamente quietanzate (fattura sulla quale l’emittente ha apposto la propria firma come attestazione che l’importo in essa indicato è stato pagato). Per gli anni 2012-2017 relativi a 38 domande passate al vaglio delle verifiche sono ora assegnati 38 mila euro. Si precisa che i contributi vengono assegnati sulla base di definiti scaglioni di spesa e il costo dell’eventuale parcella del progettista non è ammessa al contributo.

Redazione

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