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Attenzione alla salute della donna: due bollini rosa all’Ospedale di Asti – Dentro la notizia

ASTI – L’Ospedale Cardinal Massaia si conferma fra le migliori strutture italiane per l’attenzione alla salute della donna. La Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) ha infatti assegnato all’ospedale astigiano i prestigiosi Bollini Rosa, il riconoscimento che valorizza le realtà che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati a prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e di genere.Asti non solo ha ottenuto anche per il biennio 2022-2023 due Bollini, su una scala da uno a tre, ma è entrato fra i 30 ospedali a livello nazionale (due in Piemonte) premiati per la prevenzione e la gestione dei traumi perineali da parto.“Si tratta di un riconoscimento per il valore delle nostre strutture e per il lavoro di qualità dei nostri operatori – sottolinea il Direttore Generale Asl At Flavio Boraso – oltre alla conferma del livello della sanità astigiana. Continueremo a porre grande attenzione ai servizi “in rosa” e alle attività dedicate alla salute delle pazienti”.La valutazione è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche, più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Una commissione presieduta da Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non compresi nel questionario. Sono in tutto 354 gli ospedali premiati.I criteri adottati contemplano: la presenza di specialità clinicheche trattano problematiche di salute tipicamente femminili (e trasversali ai due generi); tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare; l’offerta di ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e degenza della donna (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale); il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.Riguarda in particolare il Punto nascita del Cardinal Massaia il riconoscimento per la prevenzione e la gestione dei traumi perineali collegati al parto, evento che riguarda circa l’85 per cento delle donne che partoriscono. L’Ospedale è fra i 30 in Italia che sono stati menzionati per l’impegno e la capacità in questo campo.Nel 2021 le nascite restano stabili rispetto all’anno precedenteUn ulteriore attestato è arrivato anche dai dati con cui si è chiuso il 2021: nel quadro consolidato di una tendenza regionale e nazionale di forte diminuzione delle nascite, l’Ospedale di Asti è rimasto sostanzialmente stabile facendo registrare 1.259 parti contro i 1.262 dell’anno precedente.Nella foto, la dottoressa Roberta Broda, referente Asl per i Bollini Rosa, e il dottor Maggiorino Barbero, direttore della struttura di Ostetricia e Ginecologia dell’Asl At.

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