Asti: riunione in Provincia – Dentro la notizia

ASTI – Si è tenutain Provincia una riunione di coordinamentoconvocata dalPrefetto Terribile, per realizzare unaprima analisi dei contenuti del nuovo decreto,adottato in data odierna dal Presidente del Consiglio dei Ministri, contenente misure dicontenimento del contagio dal virus COVID-19.All’incontro, presieduto dal Prefetto, hanno partecipato il Presidente della ProvinciaPaolo Lanfranco, il Sindaco di AstiMaurizio Rasero, i rappresentanti delle Amministrazioni comunali individuate come sedi dei Centri Operativi Misti diBubbio, Canelli, Castell’Alfero, Castello d’Annone, Castelnuovo Don Bosco, Isola d’Asti, Moncalvo, Montechiaro d’Asti, Nizza Monferrato, san Damiano d’Asti, Villafranca d’Asti, Villanova d’Asti, i vertici delleForze dell’Ordine e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nonché esponenti della localeA.S.L., della Società Autostrade, del Comitato C.R.I. e del 118.Nel corso dell’incontro è stato evidenziato chel’art. 1, comma 1, lett. a)del citato decreto stabilisce che vanno in generaleevitati gli spostamenti delle persone in entrata e in uscita dalle zone soggette a particolare attenzione(oltre alla provincia astigiana, anche le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia e la regione Lombardia),nonché all’interno di questi territori, salvo che questi non siano motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero da motivi di salute.Al riguardo, si è condiviso che:– nella nozione di comprovateesigenze lavorative rientri il trasporto delle merci, al fine di consentire alle aziende si proseguire l’attività; per quanto attiene aglispostamenti dei lavoratori, si è sottolineata la necessità, allo scopo di agevolare i controlli, chei datori di lavoro forniscano ai dipendenti un’attestazione o un documento(tessera o simili) che comprovi il rapporto di lavoro, mentrei liberi professionisti e gli artigiani dovranno avere al seguito idonea documentazione.–nell’ambito della effettiva necessità: rientri ad esempio la necessità, per gli abitanti di centri ove non vi sono negozi, direcarsi nel centro più vicino per provvedere agli acquisti necessari per la vita quotidiana.– neimotivi di salute siano ricomprese le cure ospedaliere, ambulatoriali, l’approvvigionamento di farmaci e simili.É stato, quindi, ribadito che le attività diristorazione e bar sono consentite solo dalle ore 6 alle 18, e comunque con obbligo, a carico del gestore, dipredisporre le condizioni necessarie per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.Si è inoltre evidenziato chela lett. c) del medesimo comma e articolo, prevede undivieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus COVID-19.Oltre a queste precisazioni, sono state definite le opportune intese con le Forze di polizia per i controlli connessi alla rigorosa attuazione del D.P.C.M., che verrà costantemente monitorata dalla Prefettura anche attraverso cadenzate riunioni di coordinamento con tutti gli enti e uffici interessati.