Asti, risolto il mistero della bomba carta al Tribunale

Per gli inquirenti il responsabile è l’accusato dell'omicidio del cuoco di Calliano

ASTI – Svolta nelle indagini sull’esplosione avvenuta nei pressi del Tribunale di Asti il 7 ottobre 2019. Giampaolo Nuara è accusato di esserne l’autore; il 42enne è da poco stato condannato in appello per l’omicidio del cuoco Piero Beggi di Calliano, avvenuto nel 2000, e attualmente si trova in carcere per una serie di furti commessi ai bancomat e postamat con esplosivi.

Due anni fa, vicino ai frammenti dell’ordigno artigianale (che causò solo danni alla pavimentazione della sede stradale) fu trovato un pannello con la scritta “Morirete tutti”, rivolta ai magistrati che dovevano giudicarlo per alcuni casi di rapina.

Nella stessa mattinata del 7 ottobre era arrivata inoltre una telefonata anonima alle Sale operative della Polizia di Stato e dei Carabinieri di Asti, che annunciava una nuova esplosione, questa volta all’interno del Tribunale. E ancora il giorno successivo, l’accusato aveva  telefonato al 112 di Vercelli dicendo che c’era una bomba in tribunale.

L’attività info investigativa della squadra mobile della Questura di Asti, denominata Operazione “Asti Bomb” (durata 13 mesi durante i quali sono state monitorate 104 utenze telefoniche, 20 ambientali su auto e 206.182 conversazioni telefoniche ascoltate), peraltro particolarmente complessa anche alla luce delle restrizioni dettate dalla normativa anti-covid, ha evidenziato metodi e tecniche di depistaggio particolarmente difficili da penetrare, tra le quali l’utilizzo di autovetture intestate a prestanome chiamati “Gagè” e soprattutto l’uso di numerose utenze telefoniche esclusivamente “dedicate” per la commissione del reato.

Indagati anche 3 complici, un torinese e due astigiani.

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