ASTI – Lazona sud di Asti, dopo vari anni di attesa, ha potuto vedere i lavori di messa in sicurezza del tratto cittadino delfiume Tanaro.Sono ormai terminati, infatti, i lavori di rimozione di circa 52mila mc di materiale litoide dall’alveo del Tanaro, nel tratto compreso tra il ponte di Corso Savona e il Ponte della Ferrovia: questo intervento dell’importo complessivo di 1.124.000 euro è stato gestito da Aipo con un finanziamento regionale.L’intervento ha, poi, previsto l’adeguamento in quota dei rilevati arginali di circa 60 cm, a protezione dell’abitato della zona sud della città, il ripristino degli argini golenali delFiume Tanarosotto la tangenziale (danneggiati dagli eventi alluvionali del 2016) e degli argini del Versa, oltre che la stabilizzazione delle sommità arginali più disconnesse a partire dal Comune di Castagnole Lanze sino all’argine del Borbore.A completamento dellamessa in sicurezza, sono poi state installate nuove panchine lungo il camminamento e nuovi pali dell’illuminazione pubblica.Nei mesi scorsi, come è noto, questo intervento ha sollevato polemiche a causa del taglio di tutta la vegetazione cresciuta sulle sponde del fiume e degli argini: come è già stato illustrato all’epoca, non è proprio consentito, in base alla normativa del R.D. 523 del 1904, piantare vegetazione sugli argini, che, invece, devono essere liberi e sgombri per essere monitorati tanto in regime ordinario quanto in caso di piena.“Ottima–afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra–è stata la collaborazione tra gli uffici comunali e quelli di Aipo che hanno seguito sia la parte progettuale che la parte esecutiva; un particolare ringraziamento va a tutti i tecnici AIPO coinvolti in prima linea che, nonostante alcune difficoltà incontrate durante i lavori, sono riusciti a portare a termine la messa in sicurezza”.Nell’esprimere grande soddisfazione, ilsindaco Maurizio Raseroha aggiunto che questo importante progetto è stato portato a termine grazie alla sinergia traComune di Asti e AIPOe che, proprio questo modus operandi, è la dimostrazione che la volontà di collaborare tra Enti è non solo occasione di confronto e formazione per amministratori e dipendenti, ma elemento fondamentale per raggiungere obiettivi ambiziosi e preziosi per il territorio, proprio come nel caso dell’intervento sul fiume Tanaro.
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