Asti, gli ambulanti di piazza Alfieri contro la tassa unica

Dopo il sit in degli operatori del mercato davanti al Municipio, i consiglieri di minoranza Briccarello, Malandrone e Bosia hanno presentato un’interrogazione

ASTI – I consiglieri Vittoria Briccarello (Uniti si può), Mario Malandrone (Ambiente Asti) e Mauro Bosia (Uniti si può) hanno presentato un’interrogazione dopo la protesta di ieri di una cinquantina di ambulanti del mercato di piazza Alfieri. Nell’androne del Comune, gli operatori hanno protestato per l’aumento della tassa unica comunale, lamentandone l’arrivo a ridosso della scadenza. L’aumento pesa circa 5 euro al giorno (17,28 euro contro i 12,24 precedenti). La tassa interessa sia gli operatori con posto fisso sia gli spuntisti. Gli operatori chiedono “un intervento per ritornare a una fascia adeguata al periodo pre covid, considerato anche lo spostamento del mercato e la crisi devastante”, sottolineando che in altre città, come Alessandria e Moncalieri, la tassa sia pari alla metà. I commercianti hanno anche chiesto di andare verso il modello torinese della “tassa unica giornaliera”.

Durante la protesta è intervenuto l’assessore Bovino, che si è reso disponibile ad ascoltare e affrontare la questione. I consiglieri Briccarello, Malandrone e Bosia dicono: “Il Comune è stato beneficiario del Riparto del fondo di 82,5 milioni di euro, istituito dall’articolo 1, comma 707, della Legge 30 dicembre 2021, n.234, destinato a ristorare i Comuni delle minori entrate derivanti dalla proroga fino al 31 marzo 2022 delle disposizioni in materia di esonero dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile destinati a mercati”. “Gli importi a favore del Comune di Asti, accreditati in data 22 e 23 giugno 2022, sono pari a 84.431,63 euro a ristoro dell’esonero per le imprese di pubblico esercizio – previste dall’articolo 9-ter comma 2, del D.L. N. 137/2020 euro 28.707,46 a ristoro dell’esonero a favore dei commercianti ambulanti – previste dall’articolo 9-ter comma 3, del D.L. N. 137/2020 commercianti ambulanti”.

Malandrone, Briccarello e Bosia chiedono dunque a quali fattori sia dovuto tale aumento e con che atto l’Amministrazione abbia deciso di riparametrare la tariffa. “Se i mancati incassi sono stati compensati con uno storno da parte del Governo, a cosa si deve un aumento così cospicuo?”, e ancora chiedono “se siano state fatte simulazioni dell’impatto sul commercio ambulante e sulle già difficili condizioni in cui versano i mercati cittadini”.

I consiglieri concludono: “Quali tempi si da l’assessore Bovino per affrontare le problematiche del mercato?. L’assessore non ritiene utile, in via precauzionale, chiedere la rateizzazione della tassa, in modo da poter poi apporre i correttivi dovuti?”. Infine, secondo i consiglieri, Bovino potrebbe convocare celermente una commissione ad hoc.

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