Riceviamo e pubblichiamoNon condividiamo minimamente l’appello che diversi sindaci, tra cui Maurizio Rasero, hanno promosso per sostenere la conferma di Draghi a Palazzo Chigi.I sindaci hanno bisogno di certezze e di un quadro istituzionale capace di sostenere gli sforzi a cui gli stessi, insieme agli amministratori locali tutti, sono chiamati quotidianamente. È giunta l’ora che, anche a livello nazionale, l’Italia possa finalmente confidare in un governo reso forte e autorevole dallo stesso consenso popolare e soprattutto abbia un orizzonte temporale di 5 anni.Oggi ai sindaci e all’Italia serve una guida con una visione chiara e che quindi possa prendere decisioni con una programmazione pluriennale.Basti vedere la confusione sorta con i provvedimenti schizofrenici in tema di superbonus 110% oppure la fiumana di circolari sul bonus da €200,00, volti a risolvere problemi interpretativi che hanno fatto impazzire pure i professionisti e le associazioni di categoria. Questo solo per citare alcuni degli ultimi provvedimenti.A questi esempi si deve aggiungere ancora quanto segue.Draghi non è favorevole al reddito di cittadinanza, eppure è lì ad avallare tale misura.Draghi è per ristabilire la legge Fornero e non vuole sentir parlare di rottamazione di cartelle esattoriali, Non proprio il massimo per Lega e Forza ItaliaDraghi ad oggi non ha prodotto provvedimenti per la classe media e il PNRR non è aggiornato alle difficoltà energetiche o di approvvigionamento e nulla di questa sua modifica pare essere in agenda in Europa.Persino in politica estera, la difficoltà di mettere d’accordo tutti ha portato a una assenza di linea chiara.In più, con tutti questi problemi c’è pure il PD che voleva calendarizzare la discussione su Ius Scholae e Cannabis libera, scelta che certamente Draghi non penso ritenga prioritaria.Questi sono i fatti e, stranamente, si legge altro quando si aprono i giornaloni.Capiamo il fascino della notorietà da mainstream ma la realtà delle cose molte volte non la si legge sulle pagine dei giornali nazionali, dove stranamente a prendere visibilità sono in preminenza gli esponenti del PD.Le elezioni ci saranno al massimo tra 10 mesi e una maggioranza che comprende forze politiche di opposte visioni, così come è ora, non potrà che produrre un crescendo di distinguo e confusione, circostanze che non faranno bene neppure alla concretizzazione del PNRR tanto difesa.La scelta più seria e responsabile e utile alla città di Asti, oltre che all’Italia, è andare a votare il prima possibile.Ci associamo a quanto dichiarato dalla Presidente Giorgia Meloni che senza mezzi termini ha dichiarato: “Ci chiediamo anche se sia corretto che questi Sindaci che rappresentano tutti i cittadini che amministrano, anche quelli che la pensano diversamente, usino le istituzioni così, senza pudore, come se fossero sezioni di partito. La mancanza di regole e di buon senso nella classe dirigente in Italia comincia a fare paura”.Il Coordinamento Provinciale Fratelli d’Italia
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