XX Fiera del Rapulé

Dal 18 al 20 ottobre Calosso festeggia questo importante anniversario con un suggestivo percorso enogastronomico tra i Crotin e le vie del Centro

CALOSSO – Dal 18 al 20 ottobre il paese riscopre le sue tradizioni con la Fiera del Rapulé, che ogni anno vede crescere la sua importanza e la sua popolarità oltre i confini della sua piccola comunità. Un risultato ottenuto grazie al contributo fondamentale di moltissimi calossesi che mettono in campo il loro impegno, lavorando con entusiasmo, curando con attenzione il minimo dettaglio e costituendo la forza in grado di spingere questa manifestazione verso mete sempre più importanti. La festa, ispirata all’antica e tradizionale pratica della vendemmia dei grappoli tardivi, detti in dialetto locale “rapulin ‘d San Martin”, è organizzata dall’Associazione Produttori Crota ‘d Calos in collaborazione con il Comune.

Ventesima edizione
Anniversario tondo per la Fiera del Rapulé di Calosso, che quest’anno festeggia la ventesima edizione (nella foto, un momento della conferenza stampa che si è tenuta lunedì al Diavolo Rosso). Per celebrare al meglio questo importante traguardo, il comune ha messo a punto un programma che presenta un ventaglio di appuntamenti imperdibili all’insegna del gusto e del divertimento, su cui spicca un percorso enogastronomico degno di nota, che delizierà il palato del pubblico con un vasto assortimento di piatti tipici della cucina locale, sapientemente innaffiati da ottimi vini Doc e Docg dei produttori aderenti all’Associazione Crota ‘d Calos. Veri protagonisti della Fiera del Rapulé, i vini calossesi sono infatti il fiore all’occhiello della manifestazione e, più in generale, di tutto il paese. Nell’ambito dei piatti della fiera, l’offerta sarà per tutti i gusti: dall’uovo al tartufo alle friciule della nonna ai cibi più classici quali bagna cauda, fritto misto piemontese, agnolotti del plin, la finanziera e molto altro.

A far da cornice alle degustazioni c’è la magica atmosfera diffusa dai Crotin, vale a dire le cantine di tufo situate sotto la maggior parte delle abitazioni del centro storico, che guideranno i visitatori nel sottosuolo del borgo, attraverso un incantevole itinerario. Il Crotin dà anche il nome alla moneta ufficiale da usare per bere e mangiare durante tutto l’evento; essa può essere convertita alle casse della manifestazione.

Ma la kermesse non è solo enogastronomia di qualità: l’idea è di crescere e di trasformarla in un’occasione di incontro e riscoperta anche della cultura, della musica, dell’arte e del territorio.

Per tutta la durata della fiera, il borgo sarà animato da figuranti, artisti di strada, cantastorie, musiche tradizionali, esposizioni artistiche… e la domenica ci sarà anche un variopinto e variegato Mercatino.

Per tutti i dettagli è possibile visionare su https://dentrolanotiziabreak.it/speciale-rapule-di-calosso/ lo speciale in carta patinata che abbiamo dedicato all’evento, oppure consultare il Sito http://www.fieradelrapule.it e la pagina Facebook https://www.facebook.com/Fiera-del-Rapul%C3%A8-700270690021445/

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