“E’ vietato mettere le mani sulle donne”: cosa scrivono i bambini sulla violenza di genere

A Incisa Scapaccino anche la primaria visita la mostra itinerante "Non crederci!"

“Non ti picchio perché ti voglio bene”, “E’ vietato mettere le mani sulle donne”.

Nel paese del femminicidio, Incisa Scapaccino, anche i bambini scrivono contro la violenza di genere. E’ la prima volta che “i piccoli” si avvicinano alle attività del Progetto SOS donna ed è un fatto non previsto, avvenuto grazie all’impegno del Comune e dei docenti.

Riservata in un primo tempo ai ragazzini della secondaria di primo grado, impegnati a compilare il questionario “Violenza sulle donne: realtà e luoghi comuni”, la mostra itinerante “Non crederci! Se ti tratta male e ti dice: non lo farò più…”, proposta a Incisa nel ricordo di Floriana Floris, vittima di femminicidio a giugno, è stata visitata anche dagli alunni della quarta e quinta elementare.

Una scelta – sottolinea il sindaco Matteo Massimelli – che ha rivelato la particolare attenzione delle nostre scuole sul problema della violenza di genere. Si raccolgono i frutti del lavoro svolto da tempo, in continuità, dalle insegnanti: le frasi dei bambini e dei ragazzini indicano grande sensibilità, capacità di riflessione e di elaborare messaggi concreti. Così come l’inaugurazione della mostra è stata una cerimonia toccante per tutti”.

Un bambino scrive sul lenzuolo

La 3A della secondaria, per esempio, ha lasciato scritto sul lenzuolo dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti: “A volte il mostro non è sotto al letto ma dorme con te”. Per i ragazzini “La donna è oro”, con una certezza: “Solo un uomo piccolo usa violenza sulle donne per sentirsi grande”.

 

I bambini hanno scritto col pennarello che “L’amore non è violenza”, “Le donne vanno rispettate perché anche loro sono forti e importanti come gli uomini”.

Preceduta dal lavoro in classe, la visita alla mostra degli studenti è stata integrata dall’incontro al Foro Boario (dinanzi al quale sono collocate due panchine rosse) con Piero Baldovino, la cui associazione Mani Colorate cura il Progetto SOS donna. Tra i temi approfonditi, quelli dei diritti, partendo dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, del rispetto della persona, dell’importanza di adottare comportamenti di aiuto e solidarietà verso le vittime, contribuendo a rompere il silenzio anche sulla violenza di genere.

Sul lenzuolo usato del Cardinal Massaia i carabinieri di Canelli hanno lasciato una frase, quattro parole per non sentirsi sole: “Abbiate fiducia nella giustizia”.

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