Sta per concludersi il “viaggio nelle radici” di Papa Francesco ad Asti

Nel pomeriggio saluterà bambini e famiglie allo Stadio Censin Bosia e poi farà rientro in Vaticano
Papa Francesco 20 novembre Asti – Foto R.S.

ASTI – Questa mattina 20 novembre il Papa ha fatto un lungo giro di circa 2 chilometri sulla Papamobile per la città e poi alle ore 11, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, ha presieduto la Santa Messa nella Cattedrale, per incontrare la Comunità Diocesana dalla quale erano partiti i genitori per emigrare in Argentina e i giovani provenienti da tutta la regione in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù celebrata oggi nelle Chiese particolari.

Foto R.S.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre ha guidato la recita dell’Angelus con i fedeli e i pellegrini. Dopo la recita dell’Angelus e la benedizione finale, Francesco ha raggiunto l’Episcopio per il pranzo. Nel pomeriggio si trasferirà in auto allo Stadio Comunale Censin Bosia, dove saluterà bambini e famiglie prima di ripartire – alle ore 16 circa – per far rientro in Vaticano.

Omelia del Santo Padre

Durante l’omelia Papa  Francesco ha detto: “Abbiamo visto questo ragazzo, Stefano, che chiede di ricevere il ministero di accolito nel suo percorso verso il sacerdozio. Dobbiamo pregare per lui, perché vada avanti nella sua vocazione e sia fedele; ma anche dobbiamo pregare per questa Chiesa di Asti, perché il Signore invii vocazioni sacerdotali, perché come voi vedete la maggioranza sono vecchi, come me: ci vogliono preti giovani, come alcuni di qua che sono bravissimi. Preghiamo il Signore perché benedica questa terra. E da queste terre mio padre è partito per emigrare in Argentina; e in queste terre, rese preziose da buoni prodotti del suolo e soprattutto dalla genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici. Ma oggi è ancora una volta il Vangelo a riportarci alle radici della fede”.

Angelus

Al termine di questa Celebrazione desidero esprimere la mia riconoscenza alla Diocesi, alla Provincia e alla Città di Asti: grazie per l’accoglienza calorosa che mi avete riservato! Sono tanto grato alle Autorità civili e religiose anche per i preparativi che hanno reso possibile questa desiderata visita. A tutti voi vorrei dire che a la fame propri piasi’ encuntreve! [mi ha fatto piacere incontrarvi]; e augurarvi: ch’a staga bin! [state bene!] Un pensiero e un abbraccio speciale vorrei rivolgere ai giovani – grazie di essere venuti così numerosi –. Dallo scorso anno, proprio nella Solennità di Cristo Re si celebra nelle Chiese particolari la Giornata Mondiale della Gioventù. Il tema, lo stesso della prossima GMG di Lisbona, a cui rinnovo l’invito a partecipare, è «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39). La Madonna fece questo quand’era giovane, e ci dice che il segreto per rimanere giovani sta proprio in quei due verbi, alzarsi e andare. A me piace pensare alla Madonna che andò in fretta, andò proprio di fretta, andò in fretta e tante volte io la prego, la Madonna: “Ma, affrettati a risolvere questo problema!”. Alzarsi e andare: non restare fermi a pensare a sé stessi, sprecando la vita a inseguire le comodità o l’ultima moda, ma puntare verso l’Alto, mettersi in cammino, uscire dalle proprie paure per tendere la mano a chi ha bisogno. E oggi ci vogliono giovani veramente “trasgressivi”, non conformisti, che non siano schiavi di un cellulare, ma cambino il mondo come Maria, portando Gesù agli altri, prendendosi cura degli altri, costruendo comunità fraterne con gli altri, realizzando sogni di pace! Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace: stiamo vivendo una carestia di pace. Pensiamo a tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra, in particolare alla martoriata Ucraina. Diamoci da fare e continuiamo a pregare per la pace! Preghiamo anche per le famiglie delle vittime del grave incendio avvenuto nei giorni scorsi in un campo di rifugiati a Gaza, in Palestina, dove sono morti anche diversi bambini. Il Signore accolga in cielo quanti hanno perso la vita e consoli quella popolazione così provata da anni di conflitto. E invochiamo ora la Regina della pace, la Madonna, a cui è dedicata questa bella Cattedrale. A lei affido le nostre famiglie, i malati e ciascuno di voi, con le preoccupazioni e le buone intenzioni che portate nel cuore”.

Il ringraziamento del Vescovo Marco

Il Vescovo Marco al termine della celebrazione eucaristica ha ringraziato il Santo Padre con queste parole: “Desidero ringraziarla a nome di tutta la comunità astigiana per questo incontro che abbiamo tanto atteso. Quando venne eletto Papa lei disse di essere stato preso “quasi alla fine del mondo”. Oggi, ci piace pensare che Asti, la terra delle sue radici familiari, possa essere l’inizio del mondo. E lo è veramente, perché qui con Lei abbiamo rinnovato le radici della nostra fede. e torni quando vuole questa è casa sua!”.

Cittadinanza onoraria

Consegna della cittadinanza onoraria – 20 novembre Asti

Questa mattina il sindaco Maurizio Rasero, la giunta comunale e il presidente del Consiglio Federico Garrone, in rappresentanza del Consiglio Comunale, hanno consegnato al Santo Padre la pergamena contenente le motivazioni del conferimento della cittadinanza onoraria.

Esperienza di fede e umana incredibile che ho affrontato con le lacrime agli occhi per l’emozione e la commozione delle parole detteci dal Papa – ha detto Rasero – soprattutto nel momento in cui il Santo Padre si è definito astigiano come noi“.

La giornata di ieri

Ieri mattina, il Santo Padre Francesco è partito dall’eliporto del Vaticano per recarsi ad Asti, in visita privata, per incontrare i familiari in occasione del 90° compleanno di una sua cugina. Dopo il pranzo in famiglia a Portocomaro, alle 15:30, Papa Francesco ha fatto visita a una casa di riposo e ospitalità per anziani poco distante. Quindi si è recato a Tigliole, frazione San Carlo, per far visita a un’altra cugina.

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