Si prospettano mesi duri per gli autotrasportatori di Torino e del Piemonte, a causa dei perenni lavori sulla tangenziale e dei rallentamenti sulla Torino-Savona con i cantieri a cielo aperto, con lunghe code e tempi di percorrenza triplicati. Questa è la situazione delle autostrade piemontesi, come si prefigura alle soglie dell’estate e che proseguirà fino al 2025.
Manutenzione stradale o rifacimenti che non riguardano solo i collegamenti con la Liguria, ma anche con la Francia. Infatti sia la Torino- Bardonecchia, che vive sotto una costante manutenzione straordinaria, sia la Torino-Savona costituiscono un enorme disagio per gli autotrasportatori a causa dei rallentamenti o delle vere e proprie soste forzate.
A questa situazione infrastrutturale di emergenza con la Liguria si aggiungono le lunghe ore di attesa fuori dai gate del porto di Genova. Elementi che stanno generando, da molte settimane, enormi perdite di produttività ed extracosti, insostenibili per le già limitate capacità di ricavi delle imprese di autotrasporto.
“La perdita di produttività economica generata da questi disservizi del sistema portuale di Genova – commenta Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Trasporti – non può più essere sostenuta solo dalle imprese di autotrasporto, ma deve essere spalmata su tutta la filiera di servizi alla merce. Voglio ricordare che ad oggi solo il 4% dei 10 miliardi di euro di valore generati dal Porto di Genova arriva in Piemonte”.
“Questa situazione di emergenza – continua Rosso – sta mettendo in ginocchio le imprese dell’autotrasporto, che rischiano di non ammortizzare gli extra-costi dovuti al dilatarsi delle tempistiche di percorrenza. Chiediamo almeno una pianificazione dei cantieri sulle tratte maggiormente battute e l’esenzione del ticket del pedaggio autostradale. Il Piemonte da anni vive una carenza infrastrutturale, mai veramente affrontata dalle istituzioni. Le principali aree di attenzione includono lo sviluppo e la manutenzione delle strade e autostrade, la riapertura dei trafori, il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo e l’ampliamento e completamento della tangenziale di Torino. Queste sono solo alcune delle problematiche che da anni causano enormi difficoltà logistiche per le imprese del territorio. Al fine di poter dare impulso all’economia del Piemonte, risulta pertanto urgente dare priorità al completamento e alla realizzazione di queste opere”.
“Occorre che la politica esca dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze – conclude Rosso – per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord Ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto dell’autotrasporto e dell’economia tutta”.