ASTI – Si apre la campagna abbonamenti per la Stagione 2022/2023 del Teatro Alfieri, realizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, con un ricco cartellone di prosa, musica, danza e arti dal vivo.
Spiega il direttore del Teatro Alfieri Angelo Demarchis: “Ripartiamo dai riscontri positivi di presenze e di gradimento del pubblico che ci ha lasciato la precedente stagione 2021/22, nata fra speranze di ritorno alla normalità e non indifferenti preoccupazioni per la situazione sanitaria di un anno fa e chiusasi invece con numeri superiori alle aspettative e molti apprezzamenti per la qualità degli spettacoli offerti.
I riconoscimenti ricevuti dal pubblico fidelizzato e l’obiettivo di portare sempre nuovi spettatori a teatro, allargando la platea soprattutto verso le fasce più giovani di età, senza compromettere per questo il livello dell’offerta culturale, ci hanno spinto a costruire, con la determinante collaborazione e l’appoggio di Piemonte dal Vivo, un cartellone che ci auguriamo essere ancora più ricco e stimolante di quello dell’anno passato, con un mix di prosa classica e contemporanea ed eterogenee proposte, che vanno dall’opera lirica alla danza, al circo contemporaneo e alla canzone d’autore (e tanto altro …) nella sezione Altri Percorsi.
Il tutto contenendo al massimo i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, malgrado gli aumenti pressoché generalizzati, soprattutto dei costi di gestione, nel convincimento che l’obiettivo primo di un teatro comunale sia quello di consentire al maggior numero di persone possibile l’accesso al prodotto culturale quale fattore di sviluppo della collettività”.
Dichiara Matteo Negrin, direttore di Piemonte dal Vivo: “La stagione 2022/2023 porterà in dote alcune significative novità, emerse in via sperimentale durante il periodo dell’emergenza sanitaria e confermate con convinzione nella programmazione – auspichiamo ordinaria – degli anni futuri qui al Teatro Alfieri di Asti. È dunque una programmazione in cui l’approccio innovativo, in cui l’incontro con il “nuovo” è inteso come pratica concreta di rinnovamento rispetto a ciò che è stato, è sempre organicamente culturale e sociale prima ancora che tecnologico e digitale”.
Questo il calendario degli appuntamenti:
Anteprima – Fuori abbonamento
CI VUOLE ORECCHIO
Elio canta e recita Enzo Jannacci
Con Elio
E con Alberto Tafuri – pianoforte, Martino Malacrida – batteria, Pietro Martinelli – basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri – sassofono, Giulio Tullio – trombone
light designer Aldo Mantovani
arrangiamenti musicali M° Paolo Silvestri
regia e drammaturgia Giorgio Gallione
una co-produzione AGIDI – International Music and Arts
Enzo Jannacci, “il poetastro” come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. Sul palco lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di Jannacci, da Michele Serra a Umberto Eco.
Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.
Venerdì 4 novembre 2022
Prosa
EDIFICIO 3
Storia di un intento assurdo
scritto e diretto da Claudio Tolcachir
traduzione Rosaria Ruffini
con (in ordine alfabetico) Rosario Lisma, Stella Piccioni, Valentina Picello, Giorgia Senesi, Emanuele Turetta
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Carnezzeria srls, Timbre4
in collaborazione con Aldo Miguel Grompone
In collaborazione con Consulado General y Centro de Promoción de la República Argentina en Milán
Cinque personaggi condividono lo spazio ristretto di un ufficio; le loro vicende personali vi si intrecciano, con momenti di commozione, effetti grotteschi e di comicità. C’è Sandra, single che fa di tutto per rimanere incinta (Giorgia Senesi); Ettore (Rosario Lisma), cinquantenne mammone, che solo dopo la morte della madre si avventura nelle prime goffe esperienze amorose; c’è la confusionaria, invadente, affettuosa Monica (Valentina Picello), che non sapendo vivere la propria vita, si infila in quelle altrui; c’è l’amore combattuto tra Manuel, ragazzo fragile e violento (Emanuele Turetta) e la più equilibrata Sofia (Stella Piccioni). Una commedia di tradimenti, equivoci, desideri irrefrenabili, sogni e rimpianti.
Venerdì 18 novembre 2022
Altri percorsi
SE NON CI PENSA DIO CI PENSO IO
Con Gene Gnocchi
regia Marco Caronna
con Diego Cassani alla chitarra
produzione International Music and Arts
Dopo aver saputo che Dio è una frequenza quantistica, Gene ingaggia un tecnico, pensando sia esperto in materia di quanti, per parlare con l’Assoluto attraverso una vecchia radio e farsi spiegare da Lui il perché di tante cose che succedono sulla Terra e che non lo convincono. In attesa di un contatto con l’Altissimo, il protagonista, che lavora direttamente per Suo conto come capufficio, comincia a elencare una serie di fatti da lui protocollati e che Dio, nella sua onniscienza, avrebbe già da tempo dovuto sistemare per il bene dell’umanità e in particolare del nostro piccolo povero Paese: l’Italia. Questi inconvenienti rendono il rapporto tra Dio e Gene sempre più difficile, al punto tale che, con un colpo di scena, le parti si invertono. E ogni sera questo conflitto esplode, lasciando allo spettatore la libertà di scegliere chi ha ragione tra i due.
Sabato 3 dicembre 2022
Altri percorsi
Nell’ambito della rassegna diffusa We Speak Dance”
INFERNO
coreografia, regia, progetto video Roberto Castello in collaborazione con Alessandra Moretti, con i danzatori: Martina Auddino, Erica Bravini, Jacopo Buccino/Michael Incarbone, Riccardo De Simone, Susannah Iheme, Alessandra Moretti, Giselda Ranieri / musica Marco Zanotti in collaborazione con Andrea Taravelli / fender rhodes Paolo Pee Wee Durante ALDES, CCN – Centre Chorégraphique National de Nantes, Romaeuropa Festival, Théâtre des 13 vents CDN – Centre Dramatique National Montpellier, Palcoscenico Danza – Fondazione TPE / e con il sostegno della Rassegna RESISTERE E CREARE di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, ARTEFICI.ResidenzeCreativeFvg / ArtistiAssociati / con il sostegno di MIC / Direzione Generale Spettacolo, REGIONE TOSCANA / Sistema Regionale dello Spettacolo
L’inferno nella cultura occidentale è il luogo dell’immaginario che più di ogni altro ha offerto spunti a predicatori, illustratori, pittori, scultori, narratori, registi e musicisti. È il luogo dell’espiazione delle colpe morali e materiali in cui i malvagi vengono puniti e il bene trionfa sul male. È il luogo del sovvertimento e del caos nella cui rappresentazione tutto può coesistere. Ma sarebbe poco credibile oggi una rappresentazione del male come regno di un diavolo sulfureo munito di coda, corna e forcone. L’Inferno è qui, e assomiglia molto al Paradiso. È ciò che spinge a fare ogni sforzo per apparire ogni momento più bravi, più giusti, più belli, più forti, più attraenti, più responsabili, più umili, più intelligenti, che spinge a competere per ottenere gratificazioni morali, sociali, economiche, affettive.
Di qui l’idea di Inferno, una tragedia in forma di commedia – seducente, piacevole, coinvolgente, brillante e divertente – sull’invadenza dell’ego
Domenica 11 dicembre 2022
Altri percorsi
LA SCIMMIA
testo originale di Giuliana Musso
liberamente ispirato al racconto Una Relazione per un’Accademia di Franz Kafka
traduzione e consulenza drammaturgica di Monica Capuani
musiche originali composte ed eseguite da Giovanna Pezzetta
movimento a cura di Marta Bevilacqua
produzione La Corte Ospitale coproduzione Operaestate Festival Veneto
con il sostegno del Teatro Comunale Città di Vicenza (progetto Residenze 2018 – We art 3)
Un essere per metà scimmia e per metà uomo appare sul palcoscenico.
È un vero fenomeno: un animale che parla, canta e balla. Un buffone, un mostro comico.
Si rivolge ad un auditorio di illustri Accademici, all’alta società del pensiero e della scienza e racconta la sua storia. Scimmia libera, unica sopravvissuta di una battuta di caccia, catturata, ingabbiata e torturata, non può fuggire e per sopravvivere alla violenza sceglie l’adattamento: imita gli umani che l’hanno catturata, impara ad agire e a ragionare come loro.
La scimmia dunque deve dimenticare la vita nella foresta, rinunciare a sé stessa, ignorare la chimica del proprio corpo e così imparare. Imparare il nostro linguaggio.
Impara ad ignorare l’esperienza, a pensare senza sentire…
Giovedì 15 dicembre 2022
Prosa
LA TEMPESTA
di William Shakespeare – traduzione e adattamento Alessandro Serra
con (interpreti e personaggi)
Fabio Barone – Ferdinando, Andrea Castellano – Nostromo/Spirito, Vincenzo Del Prete – Stefano,
Massimiliano Donato – Alonso, Paolo Madonna – Sebastiano, Jared McNeill – Caliban
Chiara Michelini – Ariel, Maria Irene Minelli – Miranda, Valerio Pietrovita – Antonio
Massimiliano Poli – Trinculo, Marco Sgrosso – Prospero, Bruno Stori – Gonzalo
regia, scene, luci, suoni, costumi Alessandro Serra
TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE | Teatro di Roma – Teatro Nazionale
ERT – Teatro Nazionale | Sardegna Teatro
La tempesta è un inno al teatro fatto con il teatro la cui forza magica risiede proprio in questa possibilità unica e irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro assi di legno, con pochi oggetti e un mucchietto di costumi rattoppati. Qui risiede il suo fascino ancestrale, nel fatto cioè che tutto avviene di fronte ai nostri occhi, che tutto è vero pur essendo così smaccatamente simulato, ma soprattutto che quella forza sovrumana si manifesta solo a condizione che ci sia un pubblico disposto ad ascoltare e a vedere, a immaginare, a condividere il silenzio per creare il rito. L’uomo avrà sempre nostalgia del teatro perché è rimasto l’unico luogo in cui gli esseri umani possono esercitare il proprio diritto all’atto magico.
Domenica 8 gennaio 2023 ore 17
Altri percorsi
TARANTELLA
ideazione, drammaturgia e regia Milo Scotton
Coreografie di Milo Scotton, Clelia Riva, Barbara Crescimanno
Artisti In Scena
Acrobati: Milo Scotton, Valeria Quatrale, Valentina Padellini,
Raffaele Riggio, Alice Di Stefano, Lucia Brusadin, Cristian Rodriguez
Musicisti: Simone Grimaldi, Andrea Maracci, Raffaella Buzzi, Roberto Cannillo
creazione sonora Corrado Gallo
fonica Francesco Santospagnuolo
creazione luci Corrado Gallo, Milo Scotton
coreografie Milo Scotton, Clelia Riva, Barbara Crescimanno
costumi Simona Randazzo
scenografie Andrea Valpreda
stage management e macchinismo: Caterina Pio, Marco Ferroglio
rigging Milo Scotton
partnership: Teatro Alfieri Asti, Arci Tavola Tonda Palermo
ARTEMAKIA
1943, Seconda Guerra Mondiale: con la Campagna d’Italia i soldati Alleati risalgono attraverso la penisola italiana. Sul palco si materializzano le atmosfere di un locale del Sud Italia negli anni ’40. La mestizia evidente portata dalla guerra viene sconvolta dall’arrivo di un manipolo di soldati Alleati, separati dalla propria guarnigione durante gli scontri. La paura e la diffidenza dei popolani prendono il sopravvento, ma è subito evidente che si deve accettare questa occupazione temporanea e dare riparo e ristoro ai “salvatori della patria”. In questo fragile contesto si alternano e si mescolano vicende ed emozioni dei vari personaggi: c’è chi non può accettare la profanazione della proprietà, chi, credendosi ormai al sicuro, rivive gli attimi di combattimento e l’orrore della guerra in un’allucinazione onirica, chi cerca il sollievo dell’anima e del corpo condividendo con i locali cibo, musica e qualche sorriso, chi ricorda gli affetti lontani sfogliando il diario dei propri ricordi.
Sabato 14 gennaio 2023
Prosa
STORIA DI UN CORPO
di Daniel Pennac
con Giuseppe Cederna
adattamento e regia di Giorgio Gallione
luci Andrea Violato
Produzioni Fuorivia – Agidi
in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Cristallo
Storia di un corpo è il viaggio di una vita, uno straordinario percorso dentro un’esistenza. Un tenero e sorprendente regalo post mortem, in forma di diario, che un padre fa alla figlia adorata. Una confessione e insieme un’analisi, fisica ed emozionale, che il nostro io narrante ha tenuto dall’età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Una narrazione fluviale dove, attraverso le sue scoperte e le sue mutazioni, il corpo del protagonista prende progressivamente la scena, accompagnandoci in un mondo che si svela attraverso i sensi.
Sabato 21 gennaio 2023
Altri percorsi
DON GIOVANNI
Dramma giocoso in due atti
libretto di Lorenzo da Ponte
musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Don Giovanni: Giuseppe Altomare
Donna Anna: Serena Gamberoni
Don Ottavio: Enrico Iviglia
Donna Elvira: Renata Campanella
Leporello Filippo Polinelli
Commendatore: Massimiliano Catellani
Zerlina: Scilla Cristiano
Masetto: Emil Abdullaiev
Maestro concertatore e Direttore: Stefano Giaroli
Regia: Renato Bonajuto
Scene: Danilo Coppola
Costumi: Artemio Cabassi
Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane
Coro dell’Opera di Parma
Maestro del Coro: Emiliano Esposito
Organizzazione: Fantasia in RE
Coordinamento musicale: Carlotta Arata
Capo squadra tecnica: Gabriele Sassi
Maestro alle luci: Marco Ogliosi
Segretaria di Produzione: Elena Cattani
Scene e Costumi realizzati da ArteScenica Reggio Emilia
Dopo il trionfo ottenuto a Praga dalle Nozze di Figaro, il Teatro Nazionale commissionò a Mozart una nuova opera. Il lavoro, su libretto di Lorenzo Da Ponte, andò in scena il 29 ottobre 1787 con il titolo Il dissoluto punito o sia il Don Giovanni. Fu un successo strepitoso, che contagiò il mondo. Goethe giudicò l’opera un capolavoro inarrivabile; Kierkegaard, l’emblema stesso della musica. Chi è Don Giovanni? È la quintessenza dell’eros, il prototipo del seduttore seriale, impenitente fino all’ultimo, quando, sfidando l’Assoluto, sprofonda fra le fiamme dell’Inferno. Don Giovanni non è stato quasi mai rappresentato ad Asti. Per questo, il Comune, nel riportare l’opera al Teatro Alfieri, parte da questo «grande assente». Lo fa con un nuovo allestimento a cura di Renato Bonajuto (regia), Danilo Coppola (scene) e Artemio Cabassi (costumi). Il cast annovera artisti di levatura internazionale. Sul podio, il maestro Stefano Giaroli.
Martedì 24 gennaio 2023
Altri percorsi
SMARRIMENTO
uno spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro
per e con Lucia Mascino
scene e luci Lucio Diana
produzione MARCHE TEATRO
Lo spettacolo è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare. Di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza. In scena una scrittrice in crisi, oramai da un po’, che ha dei personaggi iniziali di vari romanzi che non scriverà mai, perché non riesce ad andare avanti.
Gli editori, per sfangare l’anticipo, le organizzano reading/conferenze in giro per l’Italia, in modo da tirar su qualche economia mentre lei non produce niente di nuovo e in un colpo solo riuscire a vendere all’uscita degli eventi, qualche copia delle vecchie opere.
Quando non si riesce a continuare, non si può che ricominciare.
Mercoledì 1 febbraio 2023
Prosa
IL DELITTO DI VIA DELL’ORSINA
(L’Affaire de la rue de Lourcine)
di Eugéne Labiche
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari,
Susanna Marcomeni, Andrea Soffiantini, Francesco Brandi
adattamento e regia Andrée Ruth Shammah
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana
Due uomini, un ricco nobile ed elegante (Massimo Dapporto) e un proletario rozzo e volgare (Antonello Fassari), si risvegliano nello stesso letto, hanno le mani sporche, le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova.
Un atto unico che spinge sul gran gioco del teatro e delle sue possibilità, in cui si inseriscono couplets cantati. Una vicenda fatta di tensioni che gioca con i tanti tic di oggi e mette in scena il contrasto tra come vogliamo apparire e come siamo davvero dentro la solitudine che ci attanaglia.
Mercoledì 15 febbraio 2023
Altri percorsi
FUNERAL HOME
di e con Giacomo Poretti e Daniela Cristofori
regia Marco Zoppello
scenografia Stefano Zullo
musiche originali Giovanni Frison
produzione Teatro de Gli Incamminati / deSidera Teatro
in collaborazione con StivalaccioTeatro
Due anziani, un uomo e una donna, sono seduti nel salotto di una casa funeraria. Sono lì perché il loro migliore amico se ne è andato. Lui vorrebbe essere in qualsiasi luogo tranne che in quello e non sopporta l’idea di dover parlare della morte, mentre lei tratta la cosa come un buon argomento di conversazione. Rita e Ambrogio litigano come al solito, come solo due anziani sanno litigare, con ferocia ma anche molto teneramente. Trascorrono così un’ora e mezza, Lui a sfuggire dalla realtà e Lei a cercare di riportarcelo. Un inseguimento divertente e poetico.
Domenica 19 febbraio 2023
Prosa
TRADIMENTI
di Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra
con Stefano Braschi, Stefania Medri e Michele Sinisi
consulenza artistica Francesco M. Asselta
regia Michele Sinisi
produzione Elsinor
La storia è quella di una relazione extraconiugale ripercorsa però a ritroso, dalla sua fine fino ai suoi esordi. Tutto inizia due anni dopo la fine del rapporto e termina prima che esso abbia inizio. Ma, oltre ai due amanti c’è anche il marito di lei, nonché migliore amico di lui. Insomma, un triangolo a tutti gli effetti, dalla trama apparentemente semplice e lineare. Se non fosse che il susseguirsi dei fatti lascia piano piano spazio alla complessità d’animo dei tre personaggi, accomunati da un segreto a volte difficile da portare.
Il testo di Pinter rivive sulla scena in un allestimento sanguigno e asciutto – a tratti violento – dove le parole non dette, i pensieri taciuti, le azioni nascoste riempiono le vite dei tre protagonisti, invadono gli spazi, irrompono con forza minando tutte le loro relazioni.
Giovedì 2 marzo 2023
Prosa
LA PARRUCCA
da ‘La Parrucca’ e ‘Paese di Mare’ di Natalia Ginzburg
con Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta
regia Antonio Zavatteri
produzione Nidodiragno/CMC
“La Parrucca” e “Paese di Mare” sono due atti unici di Natalia Ginzburg che sembrano l’uno la prosecuzione dell’altro. In “Paese di mare” una coppia girovaga e problematica prende possesso di uno squallido appartamento in affitto. Lui, Massimo, è un uomo perennemente insoddisfatto, passa da un lavoro all’altro ma vorrebbe fare l’artista. Lei, Betta, è una donna ingenua, irrisolta, che si deprime e si annoia facilmente, e tuttavia è genuina come solo i personaggi della Ginzburg sanno essere. A Betta la nuova casa non piace, ma Massimo, che ha la speranza di trovare un lavoro nell’industria di famiglia di un suo vecchio amico, la convince a restare. Tranne che l’amico si rivelerà pieno di problemi e non lo riceverà nemmeno. Così la coppia dovrà ripartire proprio nel momento in cui Betta si sarà affezionata al luogo e alla casa. Ne “La Parrucca” li ritroviamo in un piccolo albergo isolato, dove si sono rifugiati per un guasto all’automobile. Dopo aver urlato al marito la sua rabbia e la sua frustrazione per un matrimonio che non funziona più, Betta telefona alla madre e le rivela di essere incinta di un politico con cui ha una relazione clandestina. Uno spettacolo comico, drammatico, vero, scritto con l’ironia e la leggerezza che rendono la Ginzburg unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana
Prosa
IL NODO
di Johnna Adams
traduzione di Vincenzo Manna e Edward Fortes
con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna
musiche Mauro Di Maggio e Luna Vincenti
regia Serena Sinigaglia
Società per Attori e Goldenart Production
Un’aula di una scuola pubblica. È l’ora di ricevimento per una insegnante di una classe di prima
media. È tesa, ha la testa altrove, è in attesa di una telefonata che non arriva mai. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo. Vuole parlarle, ma non sarà un dialogo facile. Suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore… forse l’insegnante l’ha trattato con asprezza… Sciogliere questo nodo, cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché, come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo, di irreparabile. E solo un confronto durissimo tra le due donne potrà dare un senso al dolore, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa.
Mercoledì 15 marzo 2023
Altri percorsi
ITALIA-BRASILE 3 A 2
IL RITORNO
Di e con Davide Enia
Teatro Metastasio di Prato e Fondazione Sipario Toscana, La città del teatro di Cascina
in collaborazione con Fondazione Armunia Castello Pasquini Castiglioncello, Festival Inequilibrio
Nel 2022 ricorre il doppio anniversario del quarantennale della partita al Sarrià di Barcellona e del ventennale del debutto dello spettacolo Italia – Brasile 3 a 2. La nuova messa in scena rivisita il testo originale anche in considerazione del fatto che nel frattempo il mondo è cambiato, diverse sono le urgenze, i vuoti urlano più dei pieni. Italia-Brasile 3 a 2 opera su un doppio binario: da un lato la coscienza collettiva per cui il ricordo della partita del mondiale del 1982 segna un atto identitario e comunitario, dall’altro la coscienza intima, ovvero l’operazione privata di scomposizione e ricomposizione dei temi e dei sentimenti affrontati e rapportati al proprio vissuto personale. La partita epica della nazionale contro il Brasile diventa uno strumento liberatorio, il suo ricordo è intriso di gioia e questo restituisce al dispositivo teatrale il suo ruolo di costituente della coscienza comunitaria.
Prosa
ENRICO IV
di Luigi Pirandello
con Eros Pagni
regia di Luca De Fusco
La Pirandelliana
Un uomo che è caduto da cavallo durante una festa in maschera e si è risvegliato convinto di essere Enrico IV, il personaggio storico che stava interpretando, è una grande metafora. Con la sua figura ci fa riflettere sul grande tema della follia ma anche sulla finzione e sul teatro stesso, visto che l’uomo, di cui non conosciamo neppure il vero nome, si è talmente radicato nel suo personaggio da non volerne uscire neppure quando rinsavisce di colpo. L’arrivo dei suoi vecchi compagni di quella fatale mascherata fa esplodere tutte le contraddizioni di questa incredibile figura che vive da anni chiuso in un castello fuori dal tempo.
Martedì 28 marzo 2023
Altri percorsi
LA CORSA DIETRO IL VENTO,
Dino Buzzati o l’incanto del mondo.
Drammaturgia e Regia Gioele Dix
Con Gioele Dix e Valentina Cardinali
distribuzione Retropalco srl
Una produzione Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con Giovit
Sotto il palazzo in cui abita un grande scrittore, piove dall’alto nel cuore della notte una pallottola di carta. Che cosa conterrà? Appunti senza importanza o versi indimenticabili da salvare? Da questo affascinante spunto, tratto da un racconto di Dino Buzzati, prende il via questo spettacolo ambientato in una sorta di laboratorio letterario, a metà fra una tipografia e un magazzino della memoria, attingendo dal ricchissimo forziere di racconti del grande scrittore bellunese – tra cui le celebri raccolte Sessanta racconti, Il colombre e In quel preciso momento – e componendo un mosaico di personaggi e vicende umane dove ognuno di noi può ritrovare tracce di sé.
Mercoledì 5 aprile 2023
Prosa
BOSTON MARRIAGE
di David Mamet
con Maria Paiato
e cast in via di definizione
regia di Giorgio Sangati
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Biondo di Palermo
Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma il vocabolario ricercato da salotto lascia presto il posto a volgarità e scontri tra le due.
Negli Stati Uniti, tra il XIX e il XX secolo, l’espressione Boston Marriage era usata per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti. Il Premio Pulitzer David Mamet qui se ne serve per dare il titolo a questa commedia.
Venerdì 14 aprile 2023
Prosa
L’OMBRA DI TOTÒ
Adattamento e Regia: Stefano Reali
Autore: Emilia Costantini
con Yari Gugliucci, Annalisa Favetti, Vera Dragone
Scene: Carlo De Marino
Coreografie: Lorena Noce
Produzione/Distribuzione: Nicola Canonico per la Good Mood
Napoli, 17 aprile 1967, giorno del funerale di Totò, centoventimila persone, una ressa incredibile ma non imprevedibile, Una donna col fazzoletto nero in testa lancia un grido stridulo, additando un individuo che procede lento dietro al feretro. “Sì! Oddio! È proprio lui!”. Un uomo esclama: “Guardate là! Totò è vivo! Totò non è morto! è resuscitato!”. Il personaggio che viene indicato è praticamente sconosciuto ai più, ma per molti anni è stato a fianco del grande attore: lo ha seguito, sostenuto e spesso sostituito, soprattutto da quando Totò divenne completamente cieco. Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) ne è stato infatti la controfigura, affezionata e devota. Lo spettacolo è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata. La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra.
Venerdì 28 aprile 2023
Altri percorsi
SETTANTA VOLTE SETTE
drammaturgia originale di Controcanto Collettivo
ideazione e regia Clara Sancricca
con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella,
Emanuele Pilonero, Clara Sancricca
voce fuori campo Giorgio Stefanori
una produzione Controcanto Collettivo in coproduzione con Progetto Goldstein
Lo spettacolo racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera, del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure, racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune, che l’empatia non sia solo un’iperbole astratta e che l’essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 tranne dove diversamente indicato.
INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA
Abbonamento a 15 spettacoli: 255 euro platea, barcacce, palchi; 180 euro loggione.
Abbonamento a 10 spettacoli: 180 euro platea, barcacce, palchi; 130 euro loggione.
Abbonamento a 5 spettacoli: 95 euro platea, barcacce, palchi; 70 euro loggione.
Biglietti: 23 euro platea, barcacce, palchi; 18 euro loggione
Tranne:
Don Giovanni: 30 euro platea/barcacce/palchi, 20 euro loggione
L’acquisto di un abbonamento dà diritto alla prelazione sull’acquisto dei biglietti per lo spettacolo “Ci vuole orecchio”, se effettuato congiuntamente. Inoltre i vecchi abbonati, a 15,10 o 5 spettacoli, che rinnovano l’abbonamento, come “premio fedeltà”, avranno anche diritto al biglietto scontato secondo il rateo dell’abbonamento scelto: 17 euro platea, barcacce, palchi, 12 euro loggione per gli abbonamenti a 15 spettacoli; 18 euro platea, barcacce, palchi, 13 euro loggione per gli abbonamenti a 10 spettacoli; 19 euro platea, barcacce, palchi, 14 euro loggione per gli abbonamenti a 5 spettacoli.
Calendario Prevendite (Orario biglietteria 10-17):
Dal 19 al 21 settembre abbonamenti a 15 spettacoli vecchi abbonati.
22 e 23 settembre abbonamenti a 15 spettacoli nuovi abbonati.
Dal 26 al 30 settembre e dal 3 al 7 ottobre abbonamenti a 5-10 spettacoli (vecchi e nuovi abbonati) e prosecuzione vendita abbonamenti a 15 spettacoli per chi ne facesse richiesta.
Per gli abbonamenti a 5-10 spettacoli è obbligatorio prendere appuntamento chiamando lo 0141.399057 a partire dal 19 settembre dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17.
Dall’11 ottobre vendita biglietti singoli spettacoli (anche online su www.bigliettoveloce.it e www.allive.it ) e prosecuzione vendita abbonamenti per chi ne facesse richiesta.
Per informazioni Tel. 0141.399057/399040.
www.comune.asti.it – www.teatroalfieriasti.it
La stagione è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, oltre che al contributo di Regione Piemonte, MIC, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Banca di Asti.