Vanzetti. Il sogno di un emigrato italiano

In scena al Teatro Alfieri uno spettacolo in memoria di Luciano Nattino

Roberto Bo

ASTI – Torna in scena domenica 16 dicembre alle 21, presso il Teatro Alfieri di Asti, uno spettacolo storico di Luciano Nattino, nei giorni di memoria del primo anniversario dalla scomparsa: “Vanzetti. Il sogno di un emigrato italiano”, con il Teatro degli Acerbi a riportarlo sul palco nel ventennale della compagnia in ricordo del maestro, con il cast originale. In scena ci saranno: Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Matteo Campagnoli, Dario Cirelli, Fabio Fassio, Chiara Magliano, Antonio Muraca, Stefano Orlando, Paola Tomalino, Federica Tripodi con le scenografie di Francesco Fassone e i costumi del Laboratorio Stilistico Vezza. Musiche e canti sono stati curati da Chiara Magliano, Paola Tomalino e Tiziano Villata. Un lavoro scritto e diretto da Nattino che fu prodotto da Casa degli Alfieri, Teatro degli Acerbi e Asti Teatro 27: ora riproposto grazie anche al sostegno del Comune di Asti, della Fondazione CRAsti e alla collaborazione con “Cuntè Munfrà”. Lo spettacolo ricerca in profondità, con le capacità uniche di Nattino, sulle lettere di “Tumlin”, sui suoi scritti, articoli e atti di convegni, sulla sua biografia e su diversi materiali inediti. La storia di Bartolomeo Vanzetti e dell’assurda vicenda di cui è protagonista, insieme all’amico Nicola Sacco, negli anni ‘20 in America, è uno dei casi più controversi di tutto il Novecento. Bartolomeo e Nicola, infatti, subirono, per le loro idee anarchiche e per la loro condizione di immigrati italiani, un processo che li condusse, dopo sette anni di ricorsi e rinvii, alla sedia elettrica; capri espiatori di un’ondata repressiva del presidente Woodrow Wilson contro la “sovversione”, che agitò l’America per decenni. Una storia di ideali: una terra libera, la fiducia nel riscatto dei poveri, la lotta e la disillusione, l’arresto, un processo farsa, e poi la condanna a morte. Nattino ha rispettato la tradizione dei suoi lavori, mantenendo un punto di vista popolare. Nello scorrere dello spettacolo emergono quel misto di ingenuità e concretezza, di idealismo e generosità, che traspaiono dall’intera vita di Bartolomeo. Biglietti 20 euro platea, barcacce, palchi (ridotto 15 euro abbonati rivista Astigiani, 10 euro allievi scuole di teatro), 15 euro loggione (ridotto 10 euro). Per informazioni e prenotazioni 0141/399057-399040 (biglietteria Teatro Alfieri, aperta domenica a partire dalle 15).

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