Chi sono i cicloamatori che percorrono le strade della Val Triversa? Quali servizi hanno a disposizione sul territorio e quali potrebbero nascere in futuro per rendere più agevole il loro passaggio o la loro permanenza, residenti o turisti che siano, nei centri del Distretto del Mastodonte?
Domande che potrebbero avere presto una risposta: nell’incontro dei quattordici Comuni, giovedì scorso nel Municipio di Villafranca, è stato fissato per il 6 marzo il confronto con le imprese della Valtriversa, dalle officine specializzate ai b&b e agriturismi con spazi protetti per le bici, che già oggi assicurano, o potrebbero attivare, servizi specifici per i ciclisti (deposito controllato dei mezzi, noleggio, lavaggio, riparazioni, ecc.).
“Si arriverà a un identikit del cicloamatore – spiega il sindaco Anna Macchia – che ci aiuterà a comprendere come favorire e migliorare la presenza degli appassionati della bicicletta nei nostri luoghi, mentre è in dirittura di arrivo la progettazione definitiva della pista ciclabile lungo la dorsale del Triversa che, con un tracciato di circa diciassette chilometri, toccherà Villafranca, Baldichieri, Cantarana, Maretto, Roatto e Montafia. Siamo convinti che sarà un’infrastruttura capace di contribuire allo sviluppo sostenibile della valle“.
Sulla carta il percorso è da immaginarsi come il gambo di una margherita i cui petali sono costituiti dagli itinerari già esistenti (Via dei Santi, Via dei Briganti, Via dell’Acqua, ecc.). Con la nuova pista si pedalerà scegliendo tra quattro percorsi: religioso, natura e biodiversità, paleontologia, cultura, storia e territorio.
Per ora ci sono fondi per terminare la progettazione definitiva grazie a un contributo di 80 mila euro ottenuto dal Comune di Villafranca (che ha coinvolto i tredici centri del Distretto) dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Next Generation We, finalizzato a utilizzare le opportunità di finanziamento del PNRR. Poi occorrerà guardare alla possibilità di nuovi bandi per sostenere la spesa di realizzazione preventivata di 3 milioni e 200 mila euro.
Illustrata nel dettaglio dal progettista incaricato, l‘ingegnere Renato Morra, l’infrastruttura leggera prevede di sfruttare strade campestri, vicinali, sterrate o asfaltate già esistenti, ma anche di realizzare tratti nuovi in affiancamento o di collegarsi a piste ciclabili già in progettazione nei singoli centri. Tra gli interventi di rilievo, le quattro passerelle ex novo in acciaio sul Triversa a Villafranca e Montafia. Il lavoro di ideazione si è avvalso delle competenze degli esperti del Politecnico di Milano progettisti di VenTo, la via ciclopedonale lungo l’asse del Po che collegherà Torino a Venezia.
Il coinvolgimento delle imprese locali (la maggior parte delle quali ha aderito, fin dalla sua nascita, al Distretto del Mastodonte), in un progetto di rete che sappia portare beneficio a chi lavora sul territorio, è a cura della società milanese KCity specializzata nel campo della rigenerazione urbana. Coordina il tutto Giovanni Fontana, manager del Distretto del Mastodonte. Si comincia il 6 marzo.