ALESSANDRIA – La locale sede del Dipartimento di Giurisprudenza e di Scienze Politiche Economiche e Sociali dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale ha ospitato la prima edizione del Corso di perfezionamento e di Alta formazione in Disability management, conclusasi con due giornate di incontri e confronti svoltisi a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo, nell’ambito delle quali i professionisti formatisi (tra i quali figura anche il Tenente Colonnello Bernardino Vagnoni, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Asti) hanno avuto modo di incontrare i commissari e i parlamentari incaricati che si occupano di politiche d’inclusione, al fine di comprendere meglio in quale direzione si sta orientando l’Europa su questa rilevante tematica.
Per capire come i suoi compiti gli consentano di interagire con le persone affette da disabilità, è però opportuno riassumere brevemente come, nel corso dei decenni, l’integrazione nella società di queste ultime abbia attraversato diverse fasi: dal periodo antecedente la Seconda guerra mondiale, quando venivano escluse e marginalizzate, agli anni ‘60 con il superamento delle diseguaglianze, la nascita delle prime associazioni a impronta genitoriale, scuole speciali, dove i soggetti sono protetti e curati ma non inseriti nella società. Nei due decenni successivi, poi, vi è stata l’affermazione del diritto all’integrazione con la chiusura delle scuole speciali e degli Ospedali Psichiatrici e, negli anni ‘90, la riforma del collocamento obbligatorio e successivamente collocamento mirato.
Venendo ai giorni nostri, con l’entrata in vigore della convenzione ONU del 2006, le persone con disabilità sono “riconosciute come soggetti di diritti all’integrazione ai ruoli sociali attivi e a una dignitosa qualità della vita”. In questo contesto la cultura del disability manager, in quanto facilitatore del cambiamento di management, risulta necessaria a favorire l’inclusione sociale anche alla luce della normativa prevista dal Piano Nazionale di Azione sulla Disabilità.
La sua funzione, pertanto, può essere vista come la capacità di colmare la distanza tra ricerca, implementazione delle politiche sociosanitarie, fundraising e attività di inclusione. Ovvero come competenza in grado di promuovere e ampliare opportunità e possibilità di scelta dei soggetti attraverso la creazione di progetti inclusivi e come creatore di reti, che aiuta le aziende pubbliche e private a cambiare management, in merito all’inclusione delle persone con disabilità applicando tutti i possibili accomodamenti ragionevoli, come sancisce la Convenzione ONU del 2006.
I neoprofessionisti abilitati a svolgere questo importante ruolo, provenienti dalle più disparate esperienze professionali, sono Pedagogista: Dott.ssa Lucia Acampora, AS: Dott.ssa Ottavia Antimi, Dott. Mauro Buzzi, Educatrice: Dott.ssa Rossella Di Donna, Dott.ssa Elisa Di Luca, AS: Dott.ssa Antonella Frache, Dott.ssa Romina Franchi, Ing. Lorenzo Greco, Dott.ssa Francesca Grilli, Dott.ssa Giada Guzzon, Dott.ssa Anida Hilviu, MIUR-Personale Educativo dei Convitti: Dott.ssa Maria Daniela Iurato, Avv. Franco Lepore, Dott. Luca Malvicini, Dott.ssa Simona Patria, Dott.ssa Francesca Penno, Arch. Giuseppina Poma, Educatrice: Dott.ssa Marisa Rossi, Educatrice: Dott.ssa Ida Storino, Arch. Cristian Tarasco, AS: Dott.ssa Emiljana Tatani, Ten. Col. Bernardino Vagnoni.