ASTI – Sabato 10 febbraio, per il “Giorno del Ricordo” che commemora la tragedia delle Foibe in cui migliaia di italiani vennero trucidati dalle milizie jugoslave di Tito, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti, in collaborazione con il format “La Grande Storia” organizza un incontro con il professor Marco Cuzzi, intitolato “Un treno dalle Foibe”.
L’incontro, introdotto dal sindaco di Asti Maurizio Rasero e dall’assessore alla Cultura Paride Candelaresi, si terrà nella Sala Pastrone del Teatro Alfieri alle ore 17.
Il professor Cuzzi, profondo conoscitore delle vicende legate al confine orientale e vincitore del “Premio Acqui Storia” 2023, dialogherà con Vanni Cornero e Gianfranco Imerito sul tema dell’esodo forzato della popolazione di origine italiana da Istria e Dalmazia dopo il secondo conflitto mondiale.
Le violenze e le stragi perpetrate dalle formazioni titine costrinsero decine di migliaia di italiani che abitavano quelle regioni a cercar scampo nella fuga, abbandonando le loro case ed ogni altro avere.
La propaganda jugoslava, per giustificare un così massiccio esodo, aveva però etichettato gli esuli come persone legate all’ex regime fascista o di sentimenti nazionalistici non compatibili con le linee politiche del nuovo governo comunista di Tito.
L’odissea dei profughi proseguì amaramente anche in Italia, dove nel clima politico teso dell’immediato dopoguerra, la distorta versione dei fatti diffusa dalle autorità jugoslave fu accettata strumentalmente da molti esponenti del PCI, dando origine ad episodi drammatici in cui i treni stipati di esuli vennero respinti dalle stazioni e fatti vagare in condizioni disumane lungo la Penisola, meritandosi l’appellativo di “treni della vergogna”.
Tra le migliaia di fuggitivi c’erano molte persone che sarebbero divenute celebri, come il campione di boxe Nino Benvenuti, lo scrittore Enzo Bettiza, lo stilista Ottavio Missoni, il musicista Sergio Endrigo, sino alla famiglia dello chef Joe Bastianich.
“Il Comune di Asti sostiene fortemente l’iniziativa promossa nell’ambito della rassegna ‘La Grande storia’ – hanno commentato il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Paride Candelaresi -. È necessario attribuire il giusto riconoscimento di memoria ad una tragedia, troppo a lungo dimenticata, che ha duramente caratterizzato la nostra storia nazionale recente. Il dramma delle foibe, l’esodo degli istriani dalle loro terre che ha coinvolto migliaia di persone deve offrirci un’occasione di riflessione per far sì che odio e pulizia etnica non si ripetano più”.