Ultima notte per operatori e ospiti alla Casa di Riposo di Asti

Domani pomeriggio cala definitivamente il sipario

ASTI – Oggi 29 dicembre i consiglieri comunali Maria Ferlisi, Michele Miravalle, Luciano Sutera, Roberto Vercelli (Partito Democratico), Paolo Crivelli, Walter Saracco (Prendiamoci Cura di Asti) e Gianfranco Miroglio (Verdi) hanno effettuato un sopralluogo all’interno della casa di riposo Città di Asti per monitorare l’andamento dei trasferimenti dei pazienti dalla struttura e per incontrare i rappresentanti sindacali e i lavoratori, la maggior parte senza stipendio a partire dal 1° gennaio.

Dicono i consiglieri di opposizione: “Abbiamo incontrato il commissario Pasino, dimissionario però ancora in carica per questi giorni, la direttrice sanitaria della struttura Laura Panelli e i sindacati. Questa sarà l’ultima notte alla Casa di Riposo Città di Asti per gli operatori e per i restanti 17 ospiti che domani pomeriggio saranno trasferiti.  A quanto pare la riunione di stamattina in Prefettura non è andata affatto bene. La Regione ha mandato solo il vicepresidente Carosso che non ha potuto prendersi impegni particolari e quindi ci ritroviamo con una struttura che è al punto in cui era qualche mese fa, con la differenza che domani sarà vuota”.

E ancora: “Restano due grandi nodi aperti, vale a dire il dormitorio per 35 persone senza tetto del comune di Asti e i locali che venivano usati per l’assistenza diurna dei malati di alzheimer e che sono adesso vuoti”.

Sul personale della struttura hanno detto: “Stiamo parlando di 120 persone, di cui 60 con contratto a tempo indeterminato che sono paradossalmente le più in difficoltà perché rimarranno  senza coperture da gennaio. Al momento o accettano un ribasso delle condizioni economiche di almeno il 30% del livello stipendiale, uscendo dal contratto pubblico sostanzialmente, oppure rimangono in attesa, ed è quello che  ci si auspica, che qualcuno si prenda la responsabilità. La Regione provi per lo meno a garantire una loro ricollocazione nelle varie Asl del territorio. Al momento non c’è niente, i sindacati hanno avanzato la richiesta di un tavolo tecnico per parlarne ma a quanto pare è tutto rimandato a dopo capodanno”.

Maria Ferlisi ha aggiunto: “Si tratta veramente di un dramma sociale, sia per operatori sia per gli ospiti sia per le famiglie che non sanno darsi una spiegazione. Questa è sempre stata un’istituzione per la  città e ora è crollata”.

Michele Miravalle: “Siamo davvero nel pieno del dramma umano.  Dall’altra parte si ha un bieco calcolo economico di qualcuno che ha deciso che una struttura pubblica deve chiudere in favore di strutture private del territorio. Una scelta politica di cui spero che almeno qualcuno si prenda la paternità e la responsabilità, visto che finora è stato tutto una scaricabarile. Le strutture private del territorio comunque stanno accogliendo gli ospiti e questo ovviamente porta un beneficio a loro, stanno proponendo a molti lavoratori di andare a lavorare per loro approfittando anche ovviamente di situazioni personali difficili, perché si è anche disposti ad accettare un po’ meno di quello di cui si avrebbe diritto pur di lavorare”.

A seguito del sopralluogo, i consiglieri hanno partecipato alla fiaccolata promossa dai sindacati, partita alle 18 dalla casa di riposo.

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