Truffe agli anziani, la campagna della Questura: “Non siete soli… chiamateci Sempre”

Al via lunedì la serie di incontri della Polizia di Stato per sensibilizzare le persone della terza età sul tema della sicurezza

ASTI – Lunedì 20 giugno alle ore 10.30 nei locali dell’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Asti (Corso XXV Aprile n. 71) la Polizia di Stato – Questura di Asti  terrà il primo ciclo di incontri della campagna di sensibilizzazione per la prevenzione delle truffe agli anziani, denominata “Non siete soli…Chiamateci Sempre” e organizzata con la preziosa collaborazione degli Alpini.

L’incontro, aperto a tutti i cittadini, si inserisce in un importante progetto di prevenzione promosso, ormai da anni, dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – e si propone l’obiettivo di fornire informazioni su alcuni dei raggiri più diffusi e sulle accortezze da porre in essere per evitare di rimanere vittima di truffe.

L’incontro costituisce infatti una tappa di un progetto che, attraverso l’informazione e in parallelo con l’attività operativa finalizzata alla repressione, si pone l’obiettivo di tutelare i nostri anziani da questo odioso crimine, in grado di produrre non solo danni di natura economica, ma anche di carattere psicologico, con gravi effetti sulla vita sociale e sulla salute delle vittime.

In particolare, i Poliziotti della Questura proietteranno delle slides contenenti suggerimenti semplici ma indispensabili per scongiurare il rischio di venire ingannati dai truffatori e video che illustreranno episodi, realmente accaduti, di raggiri perpetrati a danno di persone anziane. Saranno distribuite anche delle brochures riportanti un “decalogo” di comportamenti da tenere per proteggersi dai malintenzionati.

Inoltre, ai partecipanti sarà dedicato un ampio spazio per interloquire con i Poliziotti presenti all’incontro, i quali saranno a disposizione per rispondere a domande o sciogliere dubbi sul fenomeno delle “truffe agli anziani”.  

La scelta di incontrare le persone anziane nei luoghi da loro frequentati abitualmente è dettata dall’esigenza di instaurare un dialogo diretto e più coinvolgente che, come ampiamente dimostrato, induce gli interessati ad assimilare più facilmente i consigli necessari a prevenire truffe e furti, sia in casa che in strada, e crea quella relazione empatica che consente di superare l’imbarazzo e permette di aprirsi e condividere dubbi e incertezze”, dicono dalla Questura.

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