La rassegna di cultura e spiritualità è promossa dalla Parrocchia e dal Comune di Revigliasco.
Musica, canto, letteratura e teatro saranno, come sempre, protagonisti dei tre appuntamenti in programma per questa edizione della ri-partenza che sarà inaugurata, come anticipato, il 12 dicembre. Si proseguirà il 19 dicembre, alle ore 16.30, sempre in chiesa, spazio alla letteratura e al canto con “Raccontami questo Natale”, lettura di racconti inediti scritti appositamente per l’occasione da cinque autori astigiani con canti eseguiti dal vivo da Ilaria Marello, accompagnata dai maestri Cristiano Tibaldi e Andrea Girbaudo. Infine, venerdì 24 dicembre, alle ore 22, in piazza Garons, la tradizionale “Sacra Rappresentazione della Natività” con oltre cento figuranti in costume d’epoca.
Ingresso gratuito. Al fine di agevolare le operazione di controllo del green pass rafforzato, si consiglia di presentarsi con congruo anticipo rispetto all’orario di inizio dei singoli eventi.
Per informazioni:
natalearevigliascoasti@hotmail.it
http://www.presepeviventerevigliasco.it
Il Coro Vallebelbo – Ana Sezione di Ast
Nato da un gruppo di alpini in congedo e di appassionati di montagna, il Coro è attualmente composto da 29 elementi e presenzia costantemente nelle numerose cerimonie civili e religiose organizzate dalla Sezione di Asti o dai vari gruppi che ne fanno parte.
In occasione dell’Adunata Nazionale Alpini di Asti ha avuto il piacere di presentare la sua terza incisione discografica dal titolo “…Oltre le voci”. Si tratta di una raccolta di sedici brani del suo repertorio più recente pensata proprio per festeggiare il 40° di fondazione e registrata nella splendida cornice delle Cantine Bosca di Canelli, una della Cattedrali sotterranee recentemente inserite dall’Unesco, per la loro straordinaria bellezza, nel Patrimonio dell’Umanità. Il Coro Vallebelbo si è sempre distinto per uno stile personale ed efficace, trovando profondi riscontri negli oltre 730 concerti tenuti in Italia e anche all’estero e ricevendo ovunque dimostrazioni di ammirazione, stima e simpatia. Il Maestro Ivaldi, insieme ai suoi coristi, ricerca nel patrimonio alpino popolare e contemporaneo i canti più significativi e confacenti all’organico e li inserisce nel proprio repertorio credendo che il canto corale sia una fantastica forma di aggregazione e di comunicazione, assolutamente da difendere e tramandare: preghiere, sentimenti, ricordi, stati d’animo dei singoli che per magia diventano una melodia e raggiungono in profondità l’animo di chi sa fermarsi ad ascoltare.