Questa settimana vogliamo parlarvi di speranza e lo facciamo attraverso la storia di Tiziana Gay. Il 16 marzo del 2013, una malformazione artero-venosa che si chiama Mav le causò un’emorragia cerebrale. Da lì il viaggio in elisoccorso, l’intervento neurochirurgico e il coma. Tiziana si è risvegliata un mese dopo, il giorno di Pasqua, con la forte convinzione di essere debitrice di un dono meraviglioso: la vita. Un dono che ha voluto riafferrare in pieno, consapevole di quanto siano importanti i giorni, gli affetti e la gioia di esserci.
Tiziana non è ancora guarita del tutto, convive con la sua malattia, ma non ha mai perso il sorriso e l’allegria. Ha voluto la raccontare la sua storia attraverso un libro, “Le mie orme verso la vita, grazie Francesco!” (Effatà Editrice), in cui affiora tutta la sua voglia di trasferire la sua esperienza a più persone possibili, spronando chiunque a non arrendersi mai.
Camminare e rigenerarsi nella natura
Tiziana ha sentito l’esigenza di fare un cammino a Santiago de Compostela e poi un altro verso Assisi, la città di San Francesco. In ogni passo ha dedicato un “grazie” a tutte le persone che l’hanno aiutata a rivivere, così come ogni parola del suo libro è scritta con l’intento di ringraziare chi le ha dato la forza e la speranza per continuare a promuovere il valore unico della vita.
Insieme alla sorella Silvia, Tiziana partirà proprio oggi 21 febbraio per un piccolo pellegrinaggio che dal Santuario della Madonna dei Fiori di Bra (CN) le condurrà fino a San Paolo Solbrito, seguendo in parte il sentiero S1. Il messaggio è sempre lo stesso: camminare per ringraziare della vita!
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