Riportiamo il comunicato di Laura Goria e Ambiente Asti sul tema degli spazi aggregativi.
I “giovani astigiani” non hanno un punto di riferimento come il Centro giovani che esisteva qualche generazione fa. Dopo due anni in cui abbiamo sviluppato la cultura del “meglio stare a casa”, il silenzio dei giovani va ascoltato. Abbiamo bisogno di tornare a socializzare, a incontrarci, ad avere dei luoghi di riferimento in cui incontrare persone nuove, confrontarci, unirci anziché stare ognuno per conto suo nelle proprie case.
Molte realtà preziose per lo studio e che danno la possibilità a tutti di esprimersi attraverso la propria arte esistono già ma vanno valorizzate. Bisogna sostenerle economicamente e dando loro degli spazi. Come lista crediamo molto in queste realtà perché è proprio lì che nascono e si sviluppano le passioni, che vengono date le giuste opportunità ai giovani e agli artisti di esprimersi, legandoli al territorio. Se oggi questi soggetti sono valorizzati sul territorio, domani non avranno bisogno trasferirsi in altre città e potranno trovare qui il loro spazio. Sono una risorsa per la città.
E’ necessario creare uno spazio per lo studio, per i lavori di gruppo, uno spazio polifunzionale: ricco di cultura, eventi, talk, cineforum, workshop di teatro, musica e arte, un luogo d’incontro che ospiti eventi culturali con esperti che offrano dibattiti su tematiche giovanili, che ospiti presentazioni di libri, che metta a disposizione uno sportello d’ascolto gratuito. Ad Asti ci sono tanti “ contenitori” vuoti in cui potrebbe nascere uno spazio pensato e creato da e per i giovani.
Il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni si rivelerebbe uno strumento determinante per la realizzazione di un luogo per i giovani, non solo per il coinvolgimento in prima persona dei cittadini interessati, che, in collaborazione con l’Amministrazione individuerebbero il luogo adatto, le capacità e le competenze dei vari partecipanti, le responsabilità, le risorse economiche (compresi bandi europei, nazionali e regionali), ma anche per la rapidità dell’iter di approvazione e per il superamento vantaggioso degli strumenti a cui si affidano le Pubbliche Amministrazioni (affidamenti, concessioni, adozioni). Ambiente Asti ritiene che si debba porre più attenzione ai bisogni dei giovani e farlo con strumenti concreti.
Da quest’idea è nato un questionario che serve a mappare esigenze e bisogni dei giovani o di chi giovane lo è meno ma condivide passioni come la musica, l’arte, lo studio e vuole viverle insieme a persone che condividono gli stessi obiettivi. Il questionario “Ti AggregAsti?”, coordinato, promosso e costruito da Laura Goria, giovane attivista, è un punto di partenza per raccogliere proposte, energie, idee, bisogni di Asti Futura.
Si può compilare il questionario su ambienteasti.com nella sezione “Ti AggregAsti? Questionario partecipativo per giovani e meno giovani” o direttamente dal modulo al seguente link
Laura Goria
21 anni, studentessa universitaria al terzo anno di Scienze Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione di Torino. Diplomata al liceo linguistico, ho svolto il servizio civile presso l’ONG En.a.i.p. Piemonte nella sede centrale di Torino, monitorando progetti di cooperazione internazionale in tutto il mondo. Nel 2021 ho vissuto a Lione, in Francia, lavorando per i senza fissa dimora. Volontaria del gruppo Abele, affezionatissima alle colline astigiane e sensibile ai temi di sostenibilità, mi candido alle comunali astigiane perché comprendo la necessità di un cambio generazionale nella politica locale, di uno sguardo che sappia andare oltre, proponendo una nuova Asti come modello di città rispettosa dell’ambiente, capace di valorizzare il suo territorio e dare i giusti spazi ai giovani per crescere ed esprimersi al meglio.