La prima domanda che dobbiamo porci nell’intraprendere questo viaggio è un vero tormentone dell’opera teatrale “Natale in Casa Cupiello” di Eduardo de Filippo. “Te piace ‘o presepe?” quesito che Luca, il protagonista, pone più volte al figlio.
Indiscutibilmente il presepe più famoso al mondo, quello più diffuso e quello che suscita, ha suscitato e susciterà maggiore interesse nel suo spettatore è sempre quello napoletano.
I presepi napoletani, ricchi e sontuosi o più tradizionali ma sempre con particolari che suscitano stupore, sono innumerevoli e coinvolgono costumi e ambientazioni: accanto alle scene della nascita, dell’annuncio ai pastori e del corteo dei magi si innestano nuove storie, le immagini si diversificano e si moltiplicano conducendoci al debutto della scena popolaresca.
Il presepio a Napoli è sempre stato tradizione: chiunque ha sempre saputo cosa fosse, quali fossero i significati delle figure e la loro storia.
Il presepe è un patrimonio intangibile dell’umanità che racchiude cultura, arte, tradizione, collezionismo, lavoro, sviluppo economico e sociale e questa mostra, dedicata alla tradizione presepiale partenopea, vuole essere un omaggio a Napoli che ne ha saputo interpretare negli anni passati e ancora oggi lo spirito più affascinante per il suo continuo divenire. E’ un’opera d’arte in movimento che suscita, inoltre, anche un moto dell’animo nel suo osservatore che diviene un tutt’uno con lei, entrandone a far parte come personaggio principale, non solo come spettatore.
La mostra è visitabile sabato e domenica con orario 10/12 – 15/18, chiuso il 25 dicembre e 1° gennaio
Per aperture su richiesta e informazioni: 389-136900