E così gli allievi hanno voluto aprire i loro cuori a tutti i malati, alle persone di ogni età che soffrono fisicamente, psichicamente, a chi ha difficoltà nel relazionarsi con gli altri, a chi vive la propria vita ai margini, e, spesso, la vive in silenzio.
Dicono dall’Istituto: “I calendari realizzati fondono immagini e parole che vogliono essere una condivisione di emozioni, nate appena è stata presentata loro l’opportunità di questo progetto in cui la sensibilità è emersa prepotente, quasi a dire che l’arte, se sgorga dal cuore e dall’interiorità, diventa arte collettiva, di tutti, perché tocca le corde dell’animo”.
Venerdì mattina un’aula di una scuola si è così trasformata in un momento di grande commozione, e le 24 pagine dei calendari sono diventate il pretesto per raccontare graficamente e attraverso parole incisive i propri dolori e le proprie esperienze, spesso legate alla malattia di sé e degli altri.
Presenti all’evento anche il vicepresidente dell’Associazione cure palliative Giuseppe Parello e la consigliera Rosa Saracino, la docente Silvia Caronna, referente del progetto Calendario 2023 e la Dirigente Scolastica Maria Stella Perrone, adulti che hanno ricevuto una profonda lezione di vita da giovani allievi che hanno dimostrato una profonda e autentica sensibilità, al di là di voti e di premi, al di là di banchi e campanelle.